AREZZO
–
Una delegazione della Federazione Anziani e Pensionati delle Acli si è recata a
Roma per partecipare ad una manifestazione volta a richiedere l'integrazione al
minimo delle nuove pensioni contributive. Tra i principali promotori della
riforma era presente anche l'aretino Paolo Formelli, vicesegretario nazionale
della Fap e segretario regionale della Toscana, che si è fatto portavoce di quelle
situazioni di difficoltà vissute da molti anziani la cui pensione non è
sufficiente a garantire una vita dignitosa. La proposta, nata dalla
collaborazione tra Fap Acli e Patronato Acli, è dunque quella di integrare gli
assegni pensionistici fino ad una quota stabilita annualmente, garantendo a
determinate categorie di lavoratori un importo minimale e al di sopra della
soglia di povertà. «Con questa iniziativa
- spiega Formelli, - abbiamo voluto dare
ascolto e voce alle situazioni di difficoltà, muovendo proposte globali volte a
perseguire i valori della giustizia sociale e del bene comune».
Alla base della
richiesta delle Acli c'è la tutela costituzionale prevista dall'articolo 38 che
recita "ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari
per vivere ha diritto al mantenimento e all'assistenza sociale" e "i
lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle
loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia,
disoccupazione involontaria".
Arezzo, mercoledì 28 gennaio 2014
Nessun commento:
Posta un commento