AREZZO
– L’attuale organizzazione sanitaria è lontana dai bisogni degli utenti e presenta
una struttura burocraticamente complessa che comporta lentezze decisionali e che
impedisce di restare al passo con i tempi. Questa situazione è denunciata dal
Partito Socialista Italiano della Zona Aretina che, negli ultimi giorni, ha
sviluppato e ha sintetizzato gli interventi emersi da un convegno alla Borsa
Merci che ha visto la presenza di numerosi cittadini, dell’assessore comunale
Lucia Tanti, di alcuni medici, di rappresentanti del Calcit e di altre
associazioni locali attive nella tutela della salute come il comitato “Giù le
mani dalle mense”. Questo appuntamento pubblico è stato poi seguito da una
serie di incontri all’interno del Psi che hanno permesso di approfondire le
varie tematiche e di individuare gli ambiti dove agire con maggior
immediatezza.
«Associazioni e cittadini -
commenta Alessandro Giustini, segretario del Psi aretino, - hanno espresso le loro opinioni e hanno sottolineato
come, negli ultimi anni, la situazione dei servizi sanitari ed in generale della
tutela della salute sia oggettivamente regredita. In particolare non sono
stati rinnovati e potenziati i servizi rispetto al cambiamento degli attuali bisogni
del territorio».
Tra le problematiche emerse con maggior forza e su cui
il Psi chiede un intervento immediato della dirigenza sanitaria rientrano i
tempi di attesa per le visite specialistiche, per le prestazioni di Pronto
Soccorso e per le terapie necessarie per i soggetti con patologie croniche e
disabilità, oltre che le scarse risposte fornite alle crescenti problematiche
dell’età evolutiva. Gli interventi rivolti alle persone con patologie
oncologiche, invece, risultano efficienti in virtù del decennale operato del Calcit
che ha il merito del buon funzionamento di servizi come lo Scudo e che ha sottolineato
la gravità del ritardo nella definizione del bando per l’acquisizione della
nuova Pet per il San Donato. «Tutti i
cittadini interpellati - continua Giustini, - hanno condiviso l’urgenza di rivedere l’attuale organizzazione di
Area Vasta e di distretti troppo dispersivi, cercando di snellire la
complessità burocratica per velocizzare le decisioni, per fare sentire i
professionisti sanitari maggiormente coinvolti e per ampliare seriamente
le potenzialità di risposta dei servizi diagnostici e terapeutici. Riponiamo
fiducia sull’arrivo del nuovo direttore generale che potrebbe aprire una fase cruciale
per affrontare questi problemi».
Il Psi ha approfondito anche i temi legati alla prevenzione
attraverso l’educazione a stili di vita salutari, al sano mangiare, alla
promozione dell’attività motoria e alla tutela dell’ambiente anche urbano.
Questo impegno deve essere orientato già alle giovani generazioni e, in questo
senso, il partito ha ribadito il valore dell’operato del “Giù le mani dalle
mense” come occasione per riflettere sulle tematiche dell’educazione alimentare
da approfondire e valorizzare insieme a medici e pediatri di famiglia, due professioni
che sono state caricate anche del peso delle inefficienze organizzative e
burocratiche della Asl. «Ringraziamo l’assessore
Tanti per il contributo a questa discussione sulla sanità - aggiunge Giustini,
- e per il suo impegno a dialogare con le
associazioni e a monitorare sulle problematiche sanitarie del San Donato e degli
altri servizi, annunciando anche un futuro nuovo incontro degli Stati Generali
della Sanità. Come Psi, invece, proseguiremo ora questo impegno nello
stimolare la politica ad una promozione e ad una difesa dei diritti per la
salute».
Arezzo,
giovedì 7 marzo 2019
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