AREZZO – Una sempre più forte unione tra moda e
gioiello per affermarsi su nuovi mercati. Questo connubio è ormai alla base
delle strategie di Graziella ed è stato raccontato dall’azienda anche nel corso
di OroArezzo attraverso la presentazione delle nuove collezioni e dei nuovi
progetti. Lo stand allestito nella fiera cittadina ha ribadito il percorso imprenditoriale
comune avviato con la fiorentina Braccialini, leader mondiale nella pelletteria,
ed ha così proposto linee di gioielli dalle forme leggere e colorate poste in
abbinamento alle borse e orientate prevalentemente ai mercati occidentali,
integrando più tipologie di prodotto ispirate all’ambito della moda.
Non sono
mancate nemmeno le produzioni in oro che, tra tradizione e innovazione,
rappresentano il fulcro dell’operato e della creatività di Graziella,
permettendo all’azienda di mantenersi tra i brand di riferimento in importanti mercati
tra Russia, Est Europa, Nord Africa, Medio Oriente ed Estremo Oriente.
Gli
elementi di design alla base di ogni gioiello sono stati testimoniati anche dalla
vittoria nella categoria “Arte e Scultura” del concorso Première dedicato al
tema dell’amore, con un anello dal titolo “L’amore spacca la pietra” realizzato
dall’artista Cesare Del Brenna che esprime la necessità di prendersi cura del pianeta
e delle reciproche vite attraverso l’abbinamento di una pietra in selce che rappresenta
il mondo inquinato e di un cristallo da cui nasce un fiore come segnale di
speranza e fiducia per le nuove generazioni. «La sinergia con Braccialini - commenta il vicepresidente Giacomo Gori,
- ha riscosso interesse e riscontri
positivi che stanno stimolando a nuove aperture congiunte in Italia e nel mondo.
Le ultime sono state, ad esempio, a Roma e a Dubai. Questi nuovi progetti sono
stati ribaditi anche nel corso di OroArezzo al fianco, ovviamente, alle
collezioni creative in oro che da sempre sono il nostro marchio di fabbrica».
Il
bilancio di OroArezzo è risultato comunque in chiaroscuro per Graziella a causa,
soprattutto, della scarsa affluenza di buyers internazionali dai principali
mercati dell’oro. L’azienda ritiene positiva l’anticipazione nel mese di aprile
che rappresenta un più positivo momento per il settore orafo in vista della stagione
estiva, ma la fiera è risultato comunque frenata dalla vicinanza ad altri
eventi come l’Istanbul Jewelry Show che sta diventando sempre più importante e
che nelle scorse settimane ha catalizzato l’affluenza dei principali operatori
dall’Europa e dall’Asia. Un ulteriore fattore negativo è rappresentato dalle recenti
situazioni di incertezza e di conflitto in molte zone del Nord Africa
solitamente presenti ad OroArezzo nello stand di Graziella. «La fiera necessita di strategie innovative
- continua Gori, - per attrarre nuovi buyers
e ritrovare una più forte dimensione internazionale. In questo senso potrebbe
essere privilegiato per il futuro un più marcato abbinamento tra gioiello e
moda per fornire ad OroArezzo una caratterizzazione rispetto ad altre fiere e per
attrarre operatori anche da nuovi settori».
Arezzo,
lunedì 8 aprile 2019
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