RAGGIOLO
(AR) – Il castello di Raggiolo
diventa teatro di uno spettacolo itinerante tra nobili e scudieri, tra antiche
casate e gesta cavalleresche. La quinta edizione della rassegna teatrale “Il
crinale - Parole come pietre” terminerà mercoledì 21 agosto con la messa in
scena di un testo originale nato dalla collaborazione tra l’associazione
culturale Noidellescarpediverse e la Brigata di Raggiolo che permetterà di vivere
un viaggio nel cuore del medioevo. “C’era una volta Guido Novello, conte di
Raggiolo” è il titolo di uno spettacolo che, a partecipazione gratuita e con
partenza alle 21.00 da piazza San Michele, sarà interpretato dagli attori
Samuele Boncompagni e Lenny Graziani che faranno tornare gli spettatori fino al
1300 per raccontare di quando il piccolo paese alle pendici del Pratomagno ricopriva
un importante ruolo nel contesto dei borghi e dei castelli del Casentino.
Al cuore della serata vi saranno la storia e le
gesta di Guido Novello, nipote di uno dei maggiori signori feudali toscani in
campo anche a Campaldino e figlio di quel Federico che fu citato da Dante Alighieri
nel sesto canto del Purgatorio della Divina Commedia.
Questo nobile riuscì a
dare lustro politico ed economico a Raggiolo in virtù di una rete di rapporti
con molti personaggi illustri dell’epoca, ponendo il borgo casentinese al
centro di numerose attività della vallata a partire dalla produzione di armi.
Tutto questo sarà raccontato attraverso testimonianze reali ritrovate negli
archivi storici e raccolte dalla Brigata di Raggiolo, con un ricco ed
interessante materiale tratto tra testamenti, atti notarili, lettere e sentenze
relative a Guido Novello. La storia narrata da Boncompagni e Graziani sarà
strettamente connessa ai luoghi incontrati nel corso della serata, con lo
spettacolo che si svolgerà a luci soffuse e sotto le stelle attraverso un
percorso itinerante tra il castello, l’antica cisterna, la cinta muraria e il
camminamento di ronda. «Indosseremo le vesti di Guido Novello e del suo
scudiero - commenta Boncompagni, - che faranno ritorno a Raggiolo dopo 700
anni per controllare quello che è oggi diventato il loro borgo. La storia di questo
nobile è particolarmente interessante perché ci riporta in una pagina del
passato della nostra provincia quasi sconosciuta, alla scoperta di un
personaggio curioso e affascinante. Ringraziamo la Brigata di Raggiolo per il
lavoro di raccolta del materiale, favorendo la realizzazione di uno spettacolo adatto
a tutte le età che diventa un tutt’uno con il
castello e gli altri luoghi che ospiteranno la narrazione».
Raggiolo (Ar), martedì 20 agosto 2019
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