MARCIANO DELLA CHIANA (AR) – La Chianina Ciclostorica presente all’ultimo
saluto a Felice Gimondi. I rappresentanti della manifestazione di Marciano
della Chiana sono da tempo legati alla famiglia del campione di ciclismo
attraverso l’amicizia con la figlia Norma, dunque hanno scelto di prendere parte
ai funerali nella bergamasca Paladina insieme a centinaia di persone da tutta
la penisola tra tifosi, corridori e autorità. Il lungo viaggio è stato motivato
dalla volontà dell’associazione aretina di ribadire questo stretto legame anche
in un momento tanto doloroso e di celebrare la figura di uno dei maggiori
atleti del novecento italiano in virtù delle vittorie di tre Giri d’Italia, un Tour
de France e una Vuelta a España in anni in cui il panorama delle due ruote era dominato
dal “cannibale” Eddy Merckx.
Lo stesso Gimondi, lo scorso giugno, era presente
alla quinta edizione de La Chianina e ha passato un fine settimana in
Valdichiana insieme alla figlia che ormai da due anni partecipa alla
ciclostorica. «Ci consideriamo dei privilegiati - commenta il presidente
Roberto Apolloni, - perché abbiamo condiviso insieme a lui due giornate indimenticabili.
Siamo onorati di averlo avuto come ospite a La Chianina Ciclostorica. Appena
arrivato a Marciano, lo abbiamo accolto dicendogli che per noi sarebbe stato il
Sor Gimondi e spiegandogli che, nella cultura contadina chianina, il “Sor” è la
massima forma di rispetto. “Se voi siete i contadini, io allora sono Felice il
camionista” fu la sua risposta, facendo riferimento alla professione di suo
padre. Questo cordiale e simpatico scambio di battute è servito a rompere il
ghiaccio e ad aprire il vaso dei ricordi che ha caratterizzato l’intero fine
settimana».
I giorni de La Chianina hanno permesso a tanti appassionati
di conoscere e scoprire Gimondi dal punto di vista sportivo e umano, attraverso
una serie di iniziative dove il campione ha regalato emozioni attraverso il
racconto della sua vita tra le vittorie, i sacrifici e la rivalità con Merckx
che si era poi trasformata in amicizia. Tutto questo è emerso soprattutto nel
corso di un dibattito pubblico in piazza Fanfulla a Marciano in cui l’ex atleta
ha dialogato con Giancarlo Brocci (fondatore de L’Eroica) e con Alessio Berti (tra
i massimi esponenti del ciclismo storico italiano). Nel giorno della
ciclostorica, inoltre, Gimondi ha avuto il ruolo di starter con cui ha dato il
via agli oltre cinquecento ciclisti presenti e ha poi seguito le fasi della
manifestazione tra borghi, paesaggi e strade bianche della Valdichiana. «Ricorderemo
sempre la grande umanità di Gimondi - aggiunge Apolloni. - Questo campione,
nel parlare delle sue vittorie, ha voluto ricordare anche le difficoltà e i
sacrifici di tanti anni passati lontani da casa e dalla famiglia. A trapelare è
stata la semplicità, l’umiltà e l’onestà di un uomo che per due giorni ha
sposato lo spirito di amicizia e divertimento della nostra ciclostorica. Per
noi era dunque doveroso dimostrargli vicinanza anche in occasione della sua
ultima fuga».
Marciano della Chiana (Ar), mercoledì 21
agosto 2019
Nessun commento:
Posta un commento