lunedì 9 aprile 2012

Certificazione Isee falsificate? Il Comune deve intervenire per garantire la giustizia e l'equità

AREZZO – Nel mese di Aprile scatteranno i bandi per l'assegnazione dei posti agli asili nido, ma probabilmente saranno sempre meno gli aretini che potranno godere di questo servizio. Il motivo? Per accedere alle graduatorie è necessario presentare la certificazione Isee (il documento contenente la situazione economica e patrimoniale delle famiglie che occorre per richiedere case popolari, asili nido, riduzioni per i trasporti…), una certificazione che, dal momento che non sono previsti controlli specifici, potrebbe contenere dati falsi e redditi diversi da quelli effettivamente percepiti da un nucleo familiare.
Il Comune di Arezzo deve dunque intervenire per prevenire questa ingiustizia sociale e per garantire che le certificazioni Isee siano eque e trasparenti: a sostenerlo è Giuseppe Matteucci, coordinatore provinciale di Futuro e Libertà, che afferma la necessità di fermi controlli da parte delle istituzioni per evitare dichiarazioni false. «Sono sempre più - spiega Matteucci, - i cittadini di Arezzo che, insoddisfatti dalle certificazione Isee, si lamentano perché queste potrebbero non rispecchiare la realtà dei fatti. Mancano controlli su queste dichiarazioni, dunque può capitare che alcuni nuclei familiari dichiarino redditi diversi da quelli che effettivamente percepiscono, una situazione che permette loro di accedere alle graduatorie per i vantaggi e i servizi messi a disposizione dalle istituzioni a scapito di altre famiglie che, pur essendo economicamente più povere, sono trasparenti nel dichiarare la loro situazione. L'amministrazione non può ignorare che fino ad oggi l'Isee non ha funzionato correttamente».
Matteucci chiede all'amministrazione comunale che, in fase di approvazione del bilancio, si prevedano controlli specifici per l'Isee, con un'azione congiunta di Guardia di Finanza e forze dell'ordine del Comune. «Un'amministrazione efficiente ha il dovere di tutelare il bene dei propri cittadini - continua. - Oggi gli unici controlli sono fatti a campione dai finanzieri, ma ritengo che non sia giusto scaricare tutto su di loro: il Comune dovrebbe prevedere controlli incrociati con, ad esempio, un nucleo dei vigili urbani che lavori proprio sull'Isee. Questo è uno dei punti dolenti di cui l'amministrazione deve farsi carico, prevedendo vere e proprie indagini volte a combattere un fenomeno di ingiustizia sociale: alla luce delle difficoltà economiche vissute da tante famiglie, il Comune deve far ritrovare al cittadino un senso di fiducia, uguaglianza e trasparenza, tutelando chi ha bisogno e assicurando che i servizi siano distribuiti equamente».

Arezzo, Lunedì 9 Aprile 2012

Uffici Stampa EGV
 Dr. Marco Cavini
333/45.35.056
ufficistampa.egv@gmail.com

Nessun commento:

Posta un commento