mercoledì 11 aprile 2012

Gli immobili fantasma una leva per il benessere dell'intera città

AREZZO – La scoperta di 754 immobili fantasma nel Comune di Arezzo da parte dell'Agenzia del Territorio può essere la leva per ridurre al minimo l'Imu (Imposta Municipale Unica) per chi regolarmente paga le tasse. A sostenerlo sono Luigi Scatizzi, consigliere comunale del Nuovo Polo per Arezzo, e Giuseppe Matteucci, coordinatore provinciale di Futuro e Libertà, che commentano la pubblicazione delle rendite catastali non dichiarate e rese note nei giorni scorsi dall'Agenzia del Territorio.
«Siamo in grave ritardo - affermano unanimi Scatizzi e Matteucci. - Riteniamo che questi controlli e le sovrapposizioni tra le aerofotogrammetrie e le mappe catastali dovessero essere fatte già da alcuni anni. Era l'ora che venisse portata alla luce l'effettiva esistenza di immobili fantasma nel comune di Arezzo, una scoperta che permetterà allo stesso Comune di riscuotere 2 o 3 milioni di euro, tassando i proprietari di questi immobili precedentemente non dichiarati. Questo incasso potrebbe avere ricadute positive sull'intera cittadinanza perché permetterebbe di ridurre al minimo l'Imu per coloro che pagano regolarmente, con un occhio particolare al sociale e con la possibilità di aiutare quelle fasce della popolazione che hanno maggior bisogno». 
L'unico neo evidenziato da Scatizzi e Matteucci in questa operazione è la pubblicazione di nomi e cognomi dei proprietari degli immobili: tale elenco, che comprende soggetti pubblici e privati, enti e società, è stato reso pubblico perché, trattandosi di un'"attribuzione di rendita catastale presunta", permetterà a tutti i soggetti interessati di chiarire la propria posizione e di fare ricorso. «Riteniamo non adeguata la forma, cioè la decisione di rendere pubblici i nomi e i cognomi - concludono. - Dal momento che le cause del mancato accatastamento potrebbero essere svariate, sarebbe stata necessaria una maggiore cautela: con questa pubblicazione corriamo il rischio di additare alcuni soggetti come evasori senza ancora essere sicuri che si tratti effettivamente di reato».

Arezzo, Mercoledì 11 Aprile 2012

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