AREZZO
– Un
progetto per sostenere le famiglie aretine in difficoltà e per aiutarle a rimanere
a galla nell'attuale momento di crisi. Questo è "Flexy Family", uno
studio portato avanti dal Patronato delle Acli, dall'Mcl e dal Forum delle
Associazioni Familiari che ha trovato il proprio fulcro in un attento
monitoraggio delle esigenze dei moderni nuclei familiari e che ha permesso di
formulare alcune possibili proposte per ideare nuove politiche sociali.
I
risultati di questo progetto saranno presentati Venerdì 12 Aprile 2013, alle
ore 16.00, all'interno dell'Hotel Etrusco, con una tavola rotonda dal titolo "Famiglia-Lavoro:
riflessioni e proposte" a cui parteciperanno gli assessori della provincia
e del comune di Arezzo, la Diocesi, l'Associazione Industriali, la Cisl, la
Confartigianato e altri enti cooperativi.
«Questa
tavola rotonda - spiega Luigi Spallacci, presidente del Patronato Acli, - servirà per condividere i risultati del
nostro studio e per dare risposte concrete ai problemi della gente, attivando
una collaborazione tra istituzioni e associazioni del territorio per individuare
quelle politiche sociali più adatte per affrontare l'attuale situazione di
crisi. Vogliamo cercare nuove prassi per sostenere e promuovere il benessere
delle famiglie proponendo alcune soluzioni per affrontare la crisi economica e la
precarizzazione del lavoro».
Dallo studio di "Flexy Family",
portato avanti dal Punto Famiglia attivato all'interno degli uffici provinciali
delle Acli, è emerso come la maggior criticità degli aretini sia rappresentata
dalla perdita del lavoro, una situazione che crea preoccupazioni principalmente
per qUanto riguarda i pagamenti del mutuo o l'affitto della casa.
«Lavoro e casa sono le due note dolenti degli
aretini - continua Spallacci. - Oggi
la famiglia non può più fare affidamento sulle sicurezze del passato ma deve
trovare una certa flessibilità per adeguarsi all'attuale situazione, individuando
soluzioni concrete per ridurre le spese e per uscire dalla crisi».
Per mostrare
la propria vicinanza alle famiglie, le Acli provinciali hanno deciso di rendere
permanente il loro Punto Famiglia, facendone uno sportello di ascolto e di
orientamento a cui possono rivolgersi tutte le famiglie in difficoltà.
«Nel nostro progetto - conclude Spallacci,
- il Punto Famiglia dovrà diventare uno
strumento di ascolto e di sostegno in grado di orientare i cittadini verso quei
servizi e quelle possibilità formative, lavorative o assistenziali che, offerte
dal territorio, possono migliorare il benessere delle famiglie».
Arezzo, Mercoledì 10 Aprile 2013
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