AREZZO – Le periferie e le frazioni sono state
dimenticate dalla politica aretina. A lanciare l'allarme è il consigliere
comunale Luigi Scatizzi che evidenzia come gran parte dei soldi dei lavori
pubblici siano stati dedicati esclusivamente al centro storico, mentre gli
interventi verso l'esterno sono stati del tutto insufficienti. Con questa
consapevolezza, il capogruppo del Nuovo Polo per Arezzo sta preparando alcune
interrogazioni e atti d'indirizzo che presenterà nei prossimi consigli comunali
per invitare la giunta a provvedere ad una riqualificazione delle frazioni che
circondano la città.
«Finora i lavori
pubblici hanno interessato solo ed esclusivamente il centro cittadino -
spiega Scatizzi, - con numerosi progetti
alla fortezza, in via Roma o in varie piazze come piazza Grande, Guido Monaco o
Sant'Agostino. Al contrario gli interventi nelle frazioni sono ormai da molti
anni del tutto insufficienti: la politica sembra essersi dimenticata di ciò che
sta fuori dal centro storico, lasciando a sé stessi interi abitati».
Il
Regolamento Urbanistico carica infatti l'onere della riqualificazione delle
piazze e dei luoghi di aggregazione delle frazioni direttamente sui proprietari
delle aree edificabili limitrofe. Il rischio è che, se i proprietari in
questione non si trovano d'accordo o se l'intervento dovesse risultare troppo
oneroso da sostenere, tutti i lavori restino bloccati per molti anni e che le
frazioni procedano verso un lento degrado.
«Il
Comune - continua il consigliere, - deve
riprendere in mano la gestione e la valorizzazione delle frazioni, senza
demandare tale impegno esclusivamente ai privati. In consiglio comunale
proporrò di rilanciare la residenza e le attività nelle frazioni con alcuni
interventi urgenti come il rifacimento e la riqualificazione delle piazze e dei
luoghi di aggregazione, l'insediamento di esercizi commerciali, il mantenimento
di servizi sociali come scuole elementari e asili, la realizzazione di spazi
verdi e di parcheggi e, infine, la creazione di piste ciclabili che colleghino
le periferie al centro cittadino».
Arezzo,
Sabato 27 Aprile 2013
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