AREZZO – Nelle
ultime settimane tanti piccoli episodi di microcriminalità hanno turbato la
tranquillità degli aretini, con atti vandalici o furti che si sono susseguiti
in varie zone della città. Di fronte a questa preoccupante situazione, la
politica deve agire con urgenza per garantire sicurezza alla città: a
sostenerlo è Luigi Scatizzi, capogruppo del Nuovo Polo per Arezzo, che propone
alcune misure per tutelare i cittadini e gli stessi esercizi commerciali.
Per
iniziare, il consigliere invita il Comune a definire un piano regolatore dei
punti di videosorveglianza presenti ad Arezzo, aumentando le possibilità di
monitoraggio della città in accordo con la prefettura e con altre strutture
private che già dispongono di telecamere di sicurezza. «Sarebbe importante avere una mappatura dei punti di sorveglianza cittadini
- spiega Scatizzi. - Ad Arezzo possiamo
già fare affidamento su qualche telecamera anche se, purtroppo, molte di queste
non sono in funzione, dunque sarebbe già un primo passo attivarle e renderle
efficienti. Inoltre, dove è possibile, dobbiamo potenziare il circuito di
sistemi di sorveglianza comunali, ampliandolo in più zone della città e creando
un utile strumento che potrebbe fare da deterrente per impedire gli episodi di
microcriminalità».
Un'altra forma di tutela dei cittadini potrebbe essere
l'utilizzo dei vigili urbani anche nella funzione di vigili di quartiere,
programmando con le altre forze dell'ordine la sorveglianza di quei punti della
città e del territorio comunale ritenuti più critici e pericolosi. «Ci sono vie di Arezzo - continua
Scatizzi, - che negli ultimi tempi sono
diventate potenzialmente pericolose: una maggior presenza o controlli più
severi da parte delle forze dell'ordine svolgerebbe un'importante opera di
prevenzione e gioverebbe alla tranquillità degli aretini».
Oltre a queste
misure, Scatizzi afferma che una delle priorità dell'amministrazione dovrebbe
essere quella di rianimare il centro cittadino rendendolo un luogo di
aggregazione per gli aretini e promuovendo alcune iniziative, anche in sinergia
con i commercianti, per tornare a far vivere la città. «Una città vissuta è una città più sicura - conclude il consigliere.
- Occorrono politiche per rianimare
Arezzo da un punto di vista culturale ed economico, facendone un luogo di
aggregazione e offrendo ai cittadini alcune valide scuse per uscire di casa. Dobbiamo
evitare che le vie cittadine restino desolatamente vuote e buie, due
presupposti che favoriscono la microcriminalità».
Arezzo,
Giovedì 11 Aprile 2013
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