AREZZO – Il caso Coingas ha rimarcato l’esigenza e
l’urgenza di procedere ad una generale riorganizzazione del sistema delle partecipate
del Comune di Arezzo. A sostenerlo sono i Popolari per Arezzo che, senza
entrare nel merito della vicenda giudiziaria nel pieno rispetto del principio
di presunzione di innocenza, esprimono profonda preoccupazione per tale deriva
e auspicano che questa situazione rappresenti uno stimolo per razionalizzare e
per rendere più trasparente l’attività delle società pubbliche, prevedendo effettivi
ed efficaci strumenti di controllo politico. In questo senso, la proposta è di dar
seguito ad un atto d’indirizzo stilato nel 2014 da un’apposita Commissione
Speciale per il Riordino delle Partecipate recante “Linee di indirizzo in
materia di riposizionamento strategico del portafoglio partecipazioni
societarie dell’ente”.
Il lavoro, consegnato a sindaco e giunta, fu svolto anche
dai Popolari per Arezzo con la supervisione di un tecnico preparato e competente
quale il dottor Giuseppe Bassi, ma non ha mai trovato concretizzazione. «Le recenti
vicende - puntualizzano i Popolari per Arezzo, - evidenziano
l’importanza di un intervento su alcune partecipate che, in alcuni casi, risultano
esclusivamente come finanziarie per conto di soggetti pubblici, cioè come luoghi
di distribuzione di dividendi o perdite. Queste società continuano troppo
spesso ad essere strumenti di elargizione di posizioni di potere o di compensi
economici a persone o gruppi politicamente legati a chi amministra, senza
valutare competenze e levatura morale di chi viene nominato, a discapito delle norme
giuridiche fondamentali e della trasparenza».

Arezzo,
martedì 23 luglio 2019
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