AREZZO
– Nuovo consiglio
direttivo per la Ginnastica Petrarca. L’assemblea della società aretina si è riunita per rinnovare tutte le cariche sociali per il quadriennio 2020-2024,
con una serata che ha trovato il proprio apice nell’elezione a presidente di Simone
Rossi che è succeduto nella carica a Simone Quinti. Quarantasettenne con
esperienze manageriali in importanti società private italiane, Rossi ha
accettato di porre le proprie competenze al servizio di una delle più storiche e
floride realtà sportive cittadine che vanta oltre trecento atleti tra ritmica
femminile, artistica maschile, artistica femminile e Gymnaestrada, con il
proposito di proiettarla verso un futuro all’altezza della sua storia e in linea
con le attuali ambizioni della dirigenza.
«L’obiettivo - commenta il
nuovo presidente, - è di portare un valore aggiunto in termini di linfa
motivazionale, di visione innovativa, di organizzazione e di orientamento al
risultato, nell’ambito di una società storica che negli anni ha maturato
esperienza, credibilità e autorevolezza a livello nazionale. Nei prossimi
giorni andremo a finalizzare con il consiglio e con il contributo di
collaboratori e tecnici un piano d’azione che definirà la mission del mandato
attuale della dirigenza eletta».
Rossi, già
legato da un rapporto di amicizia e di stima allo storico presidente della Ginnastica
Petrarca Paolo Pratesi, potrà fare affidamento per la sua carica su dieci
consiglieri che esprimono competenze in vari ambiti professionali: Ernesto
Bellucci, Leonardo Calcini, Maria Giovanna Clemente, Silvia Colaianni, Rita
Donnini, Piero Ferruzzi, Maura Giussani, Roberta Sonnacchi, Enrica Testi e
Vania Zacchei. Nella carica di revisori dei conti sono stati invece eletti
Maria Cristina Giannotti, Luigi Malatesti e Massimo Rossi. «In questo
momento non vorrei parlare di obiettivi specifici - aggiunge Rossi, - ma
la Ginnastica Petrarca è stata capace di riempire un palazzetto dello sport con
famiglie e amici in occasione dell’ultimo saggio del dicembre scorso, dunque ha
diritto di coltivare qualche legittima ambizione. Quello che davvero conta è come
perseguiremo quegli obiettivi: intanto con la grande consapevolezza della
responsabilità che deriva dalla fiducia concessa ogni giorno da decine e decine
di famiglie, in secondo luogo con la capacità di mettere nelle migliori
condizioni di operare i nostri tecnici, a cui va tutta la mia personale
gratitudine e stima. Sono infine convinto che ogni risultato conseguito nasca
dalla capacità di vedere le cose da prospettive diverse, di ascoltare opinioni
differenti e di andare oltre i propri confini mentali. Se saremo capaci di
muoverci senza paura con questo approccio ci sarà spazio per condividere tante
soddisfazioni con i nostri tecnici».
Arezzo,
giovedì 20 febbraio 2020
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