AREZZO –
Il teatro popolare aretino va in scena alla Casa Pia.
L’appuntamento è fissato per domenica 23 febbraio alle 15.30, quando lo storico
istituto cittadino ospiterà la messa in scena dello spettacolo “Gosto e Mea” a
cura della compagnia del Mazzafrusto, accompagnando gli ospiti della struttura
residenziale in un viaggio indietro nel tempo tra tradizioni e usanze della
cultura contadina. Il pomeriggio permetterà di assistere ad una divertente
commedia a cura di Luigi Boncompagni e con la regia di Alfredo Bassi che,
tratta dall’omonimo racconto del poeta aretino ottocentesco Antonio Guadagnoli,
coinvolgerà un totale di sedici attori in un divertente atto unico tra figure,
scene e parlate popolari.
“Un contadin vivea nei tempi andati” è l’incipit di
una storia che racconta di pettegolezzi e di chiacchere di paese, trovando il
proprio fulcro nelle vicende di un’anziana coppia e in una scommessa che
daranno vita a tante situazioni all’insegna della risata. “Gosto e Mea”
rappresenta l’ultima fatica del Mazzafrusto, la compagnia nata nel 2014
all’interno del quartiere di Porta Crucifera, e ne testimonia pienamente la
volontà di valorizzare le tradizioni legate alla cultura popolare attraverso
vivaci spettacoli di teatro amatoriale spontaneo e dialettale.
Questo clima di
allegria continuerà anche alle 15.00 di martedì 25 febbraio, il Martedì grasso,
quando la Casa Pia rinnoverà il tradizionale appuntamento con la festa di
carnevale e andrà così a proporre un ulteriore momento di aggregazione rivolto
ai suoi ospiti e ai loro parenti. Il ritrovo è fissato in sala Pianigiani dove
gli operatori e le animatrici dell’istituto accompagneranno tutti i presenti
nella scelta di una maschera e di un costume, potendo così vivere nel giusto
clima un pomeriggio che sarà arricchito dalla musica dal vivo di Clemente &
Franco, dal karaoke, dai balli e dalla merenda a base di dolci tipici di questo
periodo. «Tra le finalità della Casa Pia - commenta la presidente Maria
Paola Petruccioli, - rientra la promozione di momenti di incontro, socializzazione
e divertimento che si affiancano ai tradizionali servizi di assistenza e di
accoglienza. Il carnevale rappresenterà un’occasione per portare questo colorato
momento di festa anche all’interno della struttura, ma ancor più importante è
la possibilità di aprire le nostre porte a realtà sociali e culturali cittadine
come la compagnia del Mazzafrusto che permetterà ai nostri ospiti di rompere
con la quotidianità e a cui aspettiamo tutti coloro che vorranno sorridere con
un vero spettacolo di teatro popolare aretino».
Arezzo,
martedì 18 febbraio 2020
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