lunedì 25 febbraio 2013

La Chimera Nuoto scommette sui ragazzi della scuola "6-18 anni"


AREZZO – Imparare a nuotare ed acquisire sicurezza in acqua. Sono questi i due obiettivi che ispirano la scuola nuoto "6-18 anni" della Chimera Nuoto, la società con sede ad Arezzo all'interno del palazzetto del nuoto. Questi corsi di nuoto si basano su un percorso progressivo in cui, attraverso sei diversi livelli codificati (galleggiamento, proiettile, avanzamento, respirazione, efficienza e potenza), i tecnici della Chimera Nuoto insegnano tutti quei movimenti (virate, stili e partenze) che permettono al nuotatore di trasformare la propria motricità da terrestre ad acquatica.
Tutto questo avviene attraverso una didattica basata sulla pedagogia attiva, una metodologia che prevede l'apprendimento attraverso l'azione: ricevuto un obiettivo da raggiungere, l'allievo impara a nuotare non con spiegazioni teoriche ma con azioni pratiche, scoprendo i movimenti più adeguati e interiorizzando l'apprendimento. «La Chimera Nuoto - spiega il direttore tecnico Marco Magara, - considera il nuoto come uno sport di squadra e così tutte queste attività vengono praticate a circuito, con gli atleti che svolgono gli esercizi tutti insieme minimizzando le pause e passando la maggior parte del tempo della lezione dentro l'acqua». 
L'obiettivo dei corsi della scuola nuoto "6-18 anni" è di gettare le basi per formare quei nuotatori che, in futuro, potranno entrare nei settori agonistici della Chimera Nuoto e praticare il vero e proprio nuoto sportivo. Per coloro che invece non sono interessati alla pratica agonistica, frequentare la scuola nuoto può essere una valida attività per mantenersi in forma, praticare una disciplina motoria e acquisire familiarità con l'ambiente acquatico. «Il nuoto è uno sport per tutti - conclude Magara. - Le lezioni della scuola nuoto, due volte alla settimana e pomeridiane, si adattano ad ogni esigenza e sono complementari anche ad altri sport: il nuoto fa bene, non è traumatico e si svolge in un ambiente chiuso e temperato, dunque può essere praticato in ogni stagione e con qualsiasi condizione atmosferica».

Arezzo, Lunedì 25 Febbraio 2013

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