venerdì 15 marzo 2013

Quanto peserà la Tares sulle tasche degli aretini?

AREZZO – Quanto peserà la Tares sulle tasche degli aretini? A chiederselo è il capogruppo del Nuovo Polo per Arezzo Luigi Scatizzi che, preoccupandosi del peso della nuova tassa sui rifiuti, ha chiesto delucidazioni al sindaco Fanfani circa l'applicazione ad Arezzo del tributo. La Tares, entrata in vigore con l'ultimo decreto "Salva-Italia", è la tassa comunale dedicata alla smaltimento dei rifiuti solidi urbani che, una volta a regime, conterrà un rincaro del 30% rispetto alle precedenti imposte.
«La Tares - spiega Scatizzi, - interessa chiunque possieda locali che producono rifiuti, pesando particolarmente sulle famiglie numerose e sulle imprese. Ho presentato un'interrogazione per sapere se è vero che in questa tassa è previsto un incremento del 30% rispetto alla consistenza dell'attuale tributo perché, se così fosse, determinerebbe un onere insostenibile per molte famiglie e aziende. Alla luce dell'attuale situazione economica e finanziaria ho chiesto di approfondire questo aspetto per dar risposte certe alla cittadinanza e per comunicare quale sarà effettivamente l'onere della nuova imposta». 
Il sindaco, interpellato sulla questione, non ha tardato ad attivarsi, rivolgendosi direttamente all'Ato Toscana Sud, la società di gestione integrata dei rifiuti urbani. Nel documento inviato al Comune di Arezzo, l'Ato ha confermato come l'introduzione della Tares porterà ad un aggravio delle tasse pagate dai cittadini, anche se non ha specificato in quanto consisterà questo rincaro. «È da evidenziare - si legge nel documento, - come il richiamato effetto di aggravio all'utente sia dovuto certamente alla parte del tributo rappresentato dalla copertura dei costi dei servizi indivisibili (tra cui illuminazione pubblica e manutenzione) che esulano dalla gestione dei rifiuti. Alla luce di questo, l'applicazione della Tares porterà un incremento della quota di tributo pagato dall'utente». 
Un altro elemento della Tares che preoccupa Scatizzi è la rateizzazione del pagamento: la prima rata era prevista nel Gennaio 2013 ma questa è stata posticipata, dunque nei prossimi mesi gli aretini potrebbero ritrovarsi alcuni arretrati da saldare. «Il Comune - conclude il consigliere, - dovrebbe studiare modalità per calmierare la tassa per le fasce di reddito più deboli, soprattutto se nel primo pagamento dovessero cumularsi diversi rateizzi. Sembra infatti che nella prima fatturazione rientrerà tutto il pregresso: è necessario studiare soluzioni alternative perché una situazione del genere darebbe vita ad una tassazione difficilmente sopportabile dai cittadini».

Arezzo, Venerdì 15 Marzo 2013

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