venerdì 22 marzo 2013

Un nuovo programma e assessori tecnici per rilanciare Arezzo

AREZZO – Alla politica aretina occorrono un nuovo programma e una scelta degli assessori basata sulla competenza e non su meri giochi politici. A sostenerlo è Luigi Scatizzi, capogruppo in consiglio comunale del Nuovo Polo per Arezzo, che traccia una possibile via per trainare la città fuori dalla situazione stagnante in cui attualmente langue. «Il sindaco Fanfani - avvia il consigliere, - ha vinto le elezioni e quindi spetta a lui e alla sua maggioranza la possibilità e il dovere di indicare la via per dare la svolta ad Arezzo. Per riuscirvi deve però ammettere che le attuali condizioni cittadine sono profondamente diverse da quelle del periodo in cui è stato eletto e che per affrontare l'attuale crisi occorre un nuovo programma».
La riflessione di Scatizzi si basa sul fatto che la città sta vivendo il peggior periodo della propria recente storia, con i due settori trainanti, l'orafo e il tessile, in profonda crisi e con le flessioni del comparto edile, dei settori commerciali e dei servizi. Con tale situazione, il programma presentato da Fanfani alle ultime elezioni e votato dai cittadini appare dunque superato e non può più essere considerato idoneo per arginare la crisi. Da qui la richiesta del consigliere di riscrivere con rapidità ed urgenza un nuovo piano di rilancio cittadino coinvolgendo tutte le eccellenze e le personalità della società civile. 
«La giunta - continua, - deve farsi carico di scelte politiche decise e audaci, senza nascondersi dietro ad impedimenti politici o partitici. Al momento il sindaco sembra stretto in un angolo in cui l'unica preoccupazione è quella di scegliere se nominare assessori tecnici o politici, ma, al contrario, dovrebbe studiare un nuovo progetto di rilancio cittadino a cui le varie eccellenze del territorio possano contribuire con spunti e idee creando le condizioni per un radicale cambio di rotta della città». 
Uno dei punti all'ordine del giorno è anche la nomina dei nuovi assessori, una questione che Scatizzi si augura che si concluda secondo l'interesse della collettività e non secondo gli interessi di partito. 
«Fanfani deve essere lasciato libero di scegliere secondo la propria responsabilità - conclude il consigliere. - Il Pd e gli altri partiti che appoggiano la giunta dovrebbero uscire dalla logica delle nomine interne, che tanto poco portano alla collettività, rendendosi disponibili ad un serio dibattito per raggiungere un nuovo programma basato esclusivamente sull'interesse generale. Questo può essere un punto d'incontro tra tutte le forze politiche per garantire governabilità e futuro alla città».

Arezzo, Venerdì 22 Marzo 2013

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