martedì 6 maggio 2014

Un piano di interventi per evitare nuovi allagamenti in via Romana

AREZZO – L'amministrazione comunale deve tutelare la zona di via Romana da nuovi allagamenti. I Popolari per Arezzo hanno presentato un'interrogazione all'assessore ai lavori pubblici Franco Dringoli per conoscere gli interventi programmati dalla giunta per evitare che in futuro il quartiere di Arezzo sia nuovamente invaso dalle acque. Negli ultimi mesi infatti le piogge intense e ricorrenti hanno causato numerosi disagi e danni ai residenti e ai negozianti, con frequenti allagamenti concentrati soprattutto tra via Manzoni e Via Chiarini e tra via Leopardi e via Pascoli, spesso in prossimità dei sottopassaggi e delle strisce pedonali sopraelevate. I Popolari per Arezzo hanno sottolineato come tra le cause di questa situazione vi siano la mancata pulizia dei fossi della zona che ha impedito il corretto deflusso delle acque, l'intasamento dei tombini che non ha canalizzato le piogge e l'inadeguatezza della rete fognaria che, in seguito all'espansione della città, non risponde più ai reali bisogni del quartiere.
«L'amministrazione - ha spiegato il consigliere comunale Luigi Scatizzi, - si è dimostrata interessata e sensibile alle esigenze dei cittadini e ha promesso interventi per prevenire e sanare le condizioni di viabilità e di deflusso delle acque piovane. Negli ultimi mesi si è intensificato il fenomeno delle cosiddette "bombe d’acqua", dunque è importante agire con urgenza per evitare nuove future problematiche». 
Per questo motivo, i Popolari per Arezzo hanno chiesto all'assessore di rendere pubbliche le valutazioni effettuate dai tecnici comunali sulle modalità d'azione per migliorare e adeguare il quartiere, presentando un dettagliato programma dei tempi e degli investimenti per gli interventi da attuare nel 2014. «Abbiamo inoltre chiesto - aggiunge Lorenzo Roggi, segretario dei Popolari per Arezzo, - se siano stati sollecitati Nuove Acque per procedere alla manutenzione dei tombini e l'Ente di Bonifica Val di Chiana per le opere di ripulitura dei fossi e degli alvei dei torrenti. Sono piccoli interventi che potrebbero prevenire problemi molto più gravi».

Arezzo, martedì 6 maggio 2014

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