AREZZO – Nei fiumi e nei
torrenti della provincia di Arezzo continua a far paura il pesce Siluro, nome
volgare del Silurus Glanis. Nei mesi scorsi il predatore ha invaso l'Arno e,
razziando tutto ciò che trova sul proprio fondale, rischia ora di mettere a
repentaglio l'intero ecosistema fluviale aretino: per arginare la minaccia,
l'Arci Pesca Fisa di Arezzo ha promosso un progetto volto a monitorare la
presenza dei Siluri nelle acque dell'Arno.
Organizzato con il sostegno della
Provincia, il progetto si è sviluppato attraverso vari corsi di formazione
gratuiti che hanno abilitato all'esercizio della pesca al Siluro e che hanno
permesso all'Arci Pesca Fisa di collaborare con tutti i pescatori aretini in un
costante monitoraggio delle acque: l'ultimo appuntamento è in programma Venerdì
13 Luglio, presso la sede dell'associazione, ad Arezzo, in Corso Italia 205, a
partire dalle ore 21.00. Riservato a coloro in regola con la licenza per
l'esercizio di pesca in acque interne, il corso prevede una parte normativa
tenuta da Alfredo Rondoni e da Pietro Donati, rispettivamente presidente e
segretario di Arci Pesca Fisa, che forniranno una spiegazione del progetto e
del regolamento per la pesca di selezione, e una parte scientifica, condotta
dal dott. Stefano Porcellotti, ittiologo della Provincia, finalizzata alla
conoscenza della biologia del Silurus Glanis.
«I pescatori che abbiamo formato nei mesi scorsi si stanno impegnando
attivamente per arginare la minaccia del Siluro - afferma Rondoni. - Anche nelle ultime settimane abbiamo
registrato numerose catture in molti zone dell'Arno aretino. Il successo
dell'iniziativa va attribuito al crescente senso di responsabilità verso l'ecosistema
fluviale e verso la fauna ittica: con questo ultimo corso contiamo di arrivare
a 220 pescatori formati alla pesca di selezione al Siluro. Abbiamo raccolto
adesioni dalla provincia di Arezzo e dalle provincie limitrofe, osservando una
lodevole mobilitazione dei pescatori, che, ormai consapevoli dell'impatto che
il predatore esercita negli ambienti acquatici e dell'importanza di un'azione
di monitoraggio, hanno scelto la via dell'intervento in prima persona per
tutelare il fiume Arno, i pesci e la propria passione». Per ulteriori
informazioni, è possibile contattare lo stesso Rondoni al 335/63.63.847 o
rivolgersi al Caccia e Pesca Nanni in largo I Maggio (zona Pescaiola) e da
Eschilo in via Monte Falterona.
Arezzo, Mercoledì 11 Luglio 2012
Uffici Stampa EGV
Dr.
Marco Cavini
333/45.35.056
ufficistampa.egv@gmail.com
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