AREZZO – Da anni i cittadini di Patrignone
lamentano il disagio causato dal transito di autobotti all'interno del proprio paese:
decine di grossi mezzi, soprattutto nei mesi estivi, attraversano le strade del
centro abitato per andare a rifornirsi di acqua potabile all'impianto di Nuove
Acque di Poggio Cuculo.
Questa situazione ha spinto Luigi Scatizzi e Simon
Pietro Palazzo, rispettivamente consigliere comunale del Nuovo Polo per Arezzo
e consigliere provinciale dell'Unione di Centro, a presentare due
interrogazioni con cui hanno sollecitato gli assessori ai lavori pubblici di Comune
e Provincia ad impegnarsi per trovare una soluzione che limiti il traffico all'interno
del piccolo paese alle porte della città. «Abbiamo
accolto le esigenze degli abitanti di Patrignone studiando attentamente la
situazione del paese - affermano all'unisono Scatizzi e Palazzo. - Purtroppo abbiamo constatato come la
viabilità che conduce all'impianto di potabilizzazione di Nuove Acque sia
incredibilmente insufficiente per il transito delle autobotti, un transito che,
specie nel periodo estivo, tende a crescere in maniera esponenziale. Questa
insufficienza non si riferisce solo all'aspetto strutturale delle strade, ma
anche e soprattutto alla sicurezza degli stessi cittadini, la cui incolumità è
messa a repentaglio dal continuo passaggio di questi mezzi. Il disagio di
Patrignone fu sottolineato anche dal Difensore Civico Comunale che in passato
fu attivato per questa causa e che riconobbe la ragione dei cittadini:
purtroppo però, nonostante il suo intervento, ancora non è stato fatto nulla».
Le soluzioni ipotizzate dai due consiglieri suggeriscono una nuova collocazione
dell'impianto di acqua potabile e prevedono un cambiamento dell'attuale
viabilità, impedendo alle autobotti il passaggio da Patrignone. «Abbiamo chiesto alle amministrazioni se non fosse
il caso di adottare alcune misure tese a tamponare immediatamente la situazione
- concludono Scatizzi e Palazzo. - Per
iniziare abbiamo proposto di vietare il transito delle autobotti dal centro
abitato, costringendole ad immettersi sulla viabilità più capiente dell'asse
viario Quarata-Ponte alla Chiassa, poi abbiamo invitato gli assessori di Comune
e Provincia a sollecitare Nuove Acque per una nuova collocazione dell'impianto in
un'area maggiormente accessibile e con più garanzie di sicurezza. Tali soluzioni
erano già state ipotizzate ma, a distanza di anni, non sono mai state
realizzate: la speranza è che, nell'interesse dei cittadini di Patrignone,
qualcosa possa finalmente sbloccarsi».
Arezzo,
Domenica 22 Luglio 2012
Uffici Stampa EGV
Dr. Marco Cavini
333/45.35.056
ufficistampa.egv@gmail.com
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