AREZZO – Un innovativo corso per coordinatori di
scuola nuoto. A promuoverlo è la Società Nazionale di Salvamento, una onlus
attiva ad Arezzo all'interno del Centro Sport Chimera impegnata nella
formazione dei tecnici e degli istruttori di nuoto. Il corso, tenuto da Marco
Magara della Chimera Nuoto, ha riunito una decina di istruttori di tutta la
provincia e porta alla scoperta di uno dei ruoli più impegnativi all'interno di
una società e di una scuola nuoto: il coordinatore. Le lezioni, in programma fino
alla prossima estate, partiranno da argomenti estranei al nuoto inserendosi
nella sfera delle relazioni e della personalità di ogni singolo iscritto.
Il
coordinatore non è soltanto un insegnante, ma è il fulcro del funzionamento di
una scuola nuoto trovandosi a gestire i rapporti con i tecnici, gli allievi, i
genitori, la segreteria e tutta un'altra serie di figure legate alla società.
Il coordinatore è il riferimento dell'intera scuola nuoto e deve dunque partire
da un intenso lavoro su se stesso per imparare a gestire tutte queste relazioni
e ad interfacciarsi con l'esterno. La sensibilità maturata con il tempo deve
porre questa figura in un ruolo di osservatore e di ascolto per cogliere i
bisogni e le esigenze delle varie componenti della società e per strutturare
soluzioni in grado di renderla quanto più efficace ed efficiente. «Tale approccio - spiega Magara, - è alla base di questo corso. Non esiste un
programma strutturato ma tutte le lezioni nascono dagli spunti e dalle
richieste emerse dai partecipanti, con un confronto costruttivo in cui,
insieme, cerchiamo le soluzioni migliori». Dopo la parte teorica, il corso
andrà sul concreto concentrandosi sulla gestione di una società e sulle
metodologie di insegnamento. In questa fase il riferimento saranno i testi di
Raymond Catteau, il più grande studioso di pedagogia natatoria e ideatore
dell'omonimo "Metodo Catteau". Questo metodo trova il proprio perno
in una didattica di tipo attivo fondata sulla scoperta guidata: l'insegnamento
del nuoto non avviene sulle spiegazioni ma sugli obiettivi e sulle azioni ad
essi collegati, con l'allievo che sperimenterà e conoscerà il proprio corpo per
trovare il movimento migliore per raggiungere un determinato scopo. «La Chimera Nuoto - chiude Magara, - ha già adottato questo approccio: si tratta
di un metodo attivo e funzionale che cercheremo di diffondere nella formazione
e nell'insegnamento del nuoto».
Arezzo,
lunedì 27 gennaio 2014
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