AREZZO – L’intitolazione
di una strada di Arezzo a Bettino Craxi è il riconoscimento dell’opera di un
grande politico italiano. A sostenerlo è il Partito Socialista Italiano della
Zona Aretina che esprime soddisfazione per il via libera da pare della giunta alla
concretizzazione di un atto di indirizzo presentato nel lontano 2007 dal
consigliere Giovanni Pelini che riconosce il valore delle intuizioni riformatrici
dello statista in campo sociale, economico ed internazionale.
«Tredici anni
fa - commentano Alessandro Giustini, segretario del Psi di Arezzo, insieme
allo stesso Pelini, - la proposta trovò l’opposizione di alcuni esponenti
del centro-sinistra. Siamo felici che, a distanza di tanto tempo, siano maturate
le riflessioni politiche sull’opera di Craxi e sull’importanza di un pensiero che
è ancora attuale e che spazia tra la valorizzazione del merito e dell’impegno personale,
la tutela dei diritti e della giustizia sociale, e il riordino dell’apparato statale,
amministrativo e giudiziario, ma che comprende anche l’impegno in politica estera
contro le dittature di ogni colore».
I socialisti ricordano come la stessa città di
Arezzo abbia vissuto nei decenni scorsi un periodo di grande sviluppo anche
sotto la spinta di amministratori e politici ispirati dalle idee di Craxi. Il
Psi locale esprime dunque il proprio ringraziamento all’amministrazione con l’auspicio
che il guardare all’azione e all’eredità dello statista non sia più un elemento
divisivo. «Guardare al passato - continuano Giustini e Pelini, - è
necessario per rinnovare gli attuali partiti che dovrebbero essere orientati a strutturare
programmi adeguati alla ricostruzione di un rapporto di credibilità e di partecipazione
verso la comunità con un percorso all’insegna di sviluppo e rinnovamento. La decisione
di dedicare una strada a Craxi ricollega il futuro della città di Arezzo a quello
che è stato il suo grande momento di sviluppo negli anni dalla ricostruzione
post-bellica alla fine del secolo scorso».
Arezzo,
mercoledì 29 gennaio 2020
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