AREZZO – Dieci aretini con
distrofia muscolare o patologie neuromuscolari sono stati i primi fruitori del
progetto di fisioterapia a domicilio promosso dalla Uildm - Unione Italiana
Lotta Distrofia Muscolare. L’iniziativa, sostenuta dalla Fondazione Graziella -
Angelo Gori, si è sviluppata per un intero anno a partire dal gennaio 2019 e ha
previsto circa duecentocinquanta interventi completamente gratuiti volti a
garantire la continuità delle terapie ai malati per mantenerne al meglio le
capacità residuali. Il progetto ha coinvolto dieci persone, tra cui due bambini
di otto e dieci anni, che hanno potuto godere di un fisioterapista professionista
a loro disposizione per trattamenti mirati a stimolare le corrette azioni del corpo
e a favorire un miglior svolgimento delle varie attività della vita quotidiana.
«La fisioterapia a domicilio - spiega Adriana Grotto, presidente della Uildm di Arezzo, - è stata caratterizzata anche da una forte valenza sociale perché ha garantito le terapie all’interno di famiglie che, altrimenti, avrebbero incontrato difficoltà economiche nel sostenere l’accesso alle cure e la loro continuità nel tempo».
«La fisioterapia a domicilio - spiega Adriana Grotto, presidente della Uildm di Arezzo, - è stata caratterizzata anche da una forte valenza sociale perché ha garantito le terapie all’interno di famiglie che, altrimenti, avrebbero incontrato difficoltà economiche nel sostenere l’accesso alle cure e la loro continuità nel tempo».
La fisioterapia, affidata
a due giovani neolaureati (Michele Crestini ed Elena Gasbarri), ha portato
concreti miglioramenti nella qualità della vita di chi è affetto da patologie
neuromuscolari degenerative. I trattamenti, infatti, sono stati orientati a
guidare con armonia i movimenti dei pazienti e a mantenere attive le capacità residue
di muscoli, tendini e articolazioni con l’obiettivo di dare al corpo maggior
elasticità, di favorire una corretta respirazione e deglutizione, e di
prevenire contratture o intorpidimenti. Il bilancio conclusivo stilato dalla
Uildm al termine di questa prima edizione sperimentale del progetto è positivo sotto
ogni aspetto, dunque l’associazione si attiverà ora per mantenere questo
servizio anche nei prossimi anni e per estenderlo ad un numero ancor più alto di
persone. «Tra le finalità della nostra associazione - aggiunge Grotto, -
rientra la promozione di iniziative volte alla realizzazione dell’autonomia
e della vita indipendente delle persone affette da distrofia muscolare. In
quest’ottica, la mobilità fisica è importante per prevenire l’aggravarsi della
malattia e per impedire alle varie parti del corpo di perdere capacità, dunque ringraziamo
la Fondazione Graziella - Angelo Gori per il sostegno al progetto di
fisioterapia domiciliare gratuita che ha permesso di portare un contributo concreto
al miglioramento della qualità della vita di alcuni nostri associati».
Arezzo, giovedì 16 gennaio 2020
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