mercoledì 11 luglio 2012

Continua l'impegno di Arci Pesca Fisa contro la minaccia del pesce Siluro

AREZZO – Nei fiumi e nei torrenti della provincia di Arezzo continua a far paura il pesce Siluro, nome volgare del Silurus Glanis. Nei mesi scorsi il predatore ha invaso l'Arno e, razziando tutto ciò che trova sul proprio fondale, rischia ora di mettere a repentaglio l'intero ecosistema fluviale aretino: per arginare la minaccia, l'Arci Pesca Fisa di Arezzo ha promosso un progetto volto a monitorare la presenza dei Siluri nelle acque dell'Arno.
Organizzato con il sostegno della Provincia, il progetto si è sviluppato attraverso vari corsi di formazione gratuiti che hanno abilitato all'esercizio della pesca al Siluro e che hanno permesso all'Arci Pesca Fisa di collaborare con tutti i pescatori aretini in un costante monitoraggio delle acque: l'ultimo appuntamento è in programma Venerdì 13 Luglio, presso la sede dell'associazione, ad Arezzo, in Corso Italia 205, a partire dalle ore 21.00. Riservato a coloro in regola con la licenza per l'esercizio di pesca in acque interne, il corso prevede una parte normativa tenuta da Alfredo Rondoni e da Pietro Donati, rispettivamente presidente e segretario di Arci Pesca Fisa, che forniranno una spiegazione del progetto e del regolamento per la pesca di selezione, e una parte scientifica, condotta dal dott. Stefano Porcellotti, ittiologo della Provincia, finalizzata alla conoscenza della biologia del Silurus Glanis. 
«I pescatori che abbiamo formato nei mesi scorsi si stanno impegnando attivamente per arginare la minaccia del Siluro - afferma Rondoni. - Anche nelle ultime settimane abbiamo registrato numerose catture in molti zone dell'Arno aretino. Il successo dell'iniziativa va attribuito al crescente senso di responsabilità verso l'ecosistema fluviale e verso la fauna ittica: con questo ultimo corso contiamo di arrivare a 220 pescatori formati alla pesca di selezione al Siluro. Abbiamo raccolto adesioni dalla provincia di Arezzo e dalle provincie limitrofe, osservando una lodevole mobilitazione dei pescatori, che, ormai consapevoli dell'impatto che il predatore esercita negli ambienti acquatici e dell'importanza di un'azione di monitoraggio, hanno scelto la via dell'intervento in prima persona per tutelare il fiume Arno, i pesci e la propria passione». Per ulteriori informazioni, è possibile contattare lo stesso Rondoni al 335/63.63.847 o rivolgersi al Caccia e Pesca Nanni in largo I Maggio (zona Pescaiola) e da Eschilo in via Monte Falterona.

Arezzo, Mercoledì 11 Luglio 2012


Uffici Stampa EGV
Dr. Marco Cavini
333/45.35.056
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