domenica 22 luglio 2012

Una doppia interrogazione per stoppare il passaggio di autobotti da Patrignone

AREZZO – Da anni i cittadini di Patrignone lamentano il disagio causato dal transito di autobotti all'interno del proprio paese: decine di grossi mezzi, soprattutto nei mesi estivi, attraversano le strade del centro abitato per andare a rifornirsi di acqua potabile all'impianto di Nuove Acque di Poggio Cuculo.
Questa situazione ha spinto Luigi Scatizzi e Simon Pietro Palazzo, rispettivamente consigliere comunale del Nuovo Polo per Arezzo e consigliere provinciale dell'Unione di Centro, a presentare due interrogazioni con cui hanno sollecitato gli assessori ai lavori pubblici di Comune e Provincia ad impegnarsi per trovare una soluzione che limiti il traffico all'interno del piccolo paese alle porte della città. «Abbiamo accolto le esigenze degli abitanti di Patrignone studiando attentamente la situazione del paese - affermano all'unisono Scatizzi e Palazzo. - Purtroppo abbiamo constatato come la viabilità che conduce all'impianto di potabilizzazione di Nuove Acque sia incredibilmente insufficiente per il transito delle autobotti, un transito che, specie nel periodo estivo, tende a crescere in maniera esponenziale. Questa insufficienza non si riferisce solo all'aspetto strutturale delle strade, ma anche e soprattutto alla sicurezza degli stessi cittadini, la cui incolumità è messa a repentaglio dal continuo passaggio di questi mezzi. Il disagio di Patrignone fu sottolineato anche dal Difensore Civico Comunale che in passato fu attivato per questa causa e che riconobbe la ragione dei cittadini: purtroppo però, nonostante il suo intervento, ancora non è stato fatto nulla». 
Le soluzioni ipotizzate dai due consiglieri suggeriscono una nuova collocazione dell'impianto di acqua potabile e prevedono un cambiamento dell'attuale viabilità, impedendo alle autobotti il passaggio da Patrignone. «Abbiamo chiesto alle amministrazioni se non fosse il caso di adottare alcune misure tese a tamponare immediatamente la situazione - concludono Scatizzi e Palazzo. - Per iniziare abbiamo proposto di vietare il transito delle autobotti dal centro abitato, costringendole ad immettersi sulla viabilità più capiente dell'asse viario Quarata-Ponte alla Chiassa, poi abbiamo invitato gli assessori di Comune e Provincia a sollecitare Nuove Acque per una nuova collocazione dell'impianto in un'area maggiormente accessibile e con più garanzie di sicurezza. Tali soluzioni erano già state ipotizzate ma, a distanza di anni, non sono mai state realizzate: la speranza è che, nell'interesse dei cittadini di Patrignone, qualcosa possa finalmente sbloccarsi».
           
Arezzo, Domenica 22 Luglio 2012

Uffici Stampa EGV
 Dr. Marco Cavini
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