giovedì 12 febbraio 2015

Dalla Lilt di Arezzo, corsi di cucina per prevenire i tumori

AREZZO – La prevenzione oncologica inizia dalla cucina. Il 35% dei tumori deriva infatti da un'errata alimentazione, dunque la sezione aretina della Lilt ha strutturato un calendario ricco di appuntamenti per tutta la famiglia volti ad educare a quelle corrette abitudini alimentari che permettono di stare meglio e di vivere più a lungo. La convinzione, confermata scientificamente, è infatti che una corretta dieta e adeguati stili di vita rappresentino una fondamentale forma di prevenzione primaria che giustifica l'impegno di informazione e di sensibilizzazione rivolto verso l'intera cittadinanza dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. A curare ad Arezzo le campagne di educazione alimentare è la dietista Barbara Lapini che, insieme ai volontari della Lilt e ai professionisti dell'Associazione Cuochi, sta perseguendo gli obiettivi della prevenzione oncologica attraverso l'organizzazione di numerosi corsi di cucina su tutto il territorio provinciale.
«Le abitudini quotidiane - spiega la stessa Lapini, - incidono sullo stato di salute di ogni persona, aumentando o riducendo le possibilità di incorrere in malattie. L'alimentazione è fondamentale per una buona qualità della vita: una larga percentuale di tumori potrebbe essere prevenuta con una dieta corretta e con una scelta mirata e ragionata degli alimenti, dunque è fondamentale che ognuno tuteli la propria salute già a partire dalla tavola e dalle semplici abitudini del mangiare sano». 
Il nesso tra alimentazione e cancro è forte anche nella provincia di Arezzo come confermano alcuni studi che hanno recentemente indicato in Valtiberina un alto tasso di tumori allo stomaco e in Casentino di tumori gastrici. L'impegno della Lilt è dunque quello di coinvolgere persone di tutte le età proponendo loro un'educazione alimentare attraverso appuntamenti divertenti e formativi: dai laboratori per bambini alle lezioni per i più grandi, ogni corso è quanto mai pratico e orientato a favorire il benessere psico-fisico di chi lo frequenta. «L'educazione alimentare - continua Lapini, - è intesa come un momento che accomuna tutta la famiglia: già da piccoli è possibile apprendere le corrette abitudini quotidiane, ma i genitori devono essere i primi ad averle interiorizzate». I corsi di cucina della Lilt sono dunque orientati ad utilizzare e ad apprezzare alimenti poveri, semplici e con pochi grassi, come frutta e verdura, privilegiando i prodotti a chilometro zero e del territorio che permettono di ridurre i rischi di diabete, malattie cardiovascolari e di oltre un terzo dei tumori più comuni. Il tutto valorizzando e facendo riscoprire alle famiglie aretine quella dieta mediterranea universalmente riconosciuta come un sinonimo di longevità e di buona salute.

Arezzo, giovedì 12 febbraio 2015

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