AREZZO
– La futura gestione
delle scuole materne di Arezzo rappresenta un bel banco di prova per testare
l'attuale giunta comunale. Se la privatizzazione temporanea di cinque nuove
sezioni ha rappresentato un passaggio quasi obbligatorio per garantire la
ripresa del servizio e la sua qualità, l'assessore Lucia Tanti deve ora
impegnarsi per vigilare sull'operato dei privati e per evitare un ulteriore
depauperamento dell'educazione pubblica. A sostenerlo sono i Popolari per
Arezzo che esprimono la loro posizione in merito all'esternalizzazione di due
sezioni della scuola Acropoli, due della Pallanca e una del nido Cucciolo.
L'associazione difende infatti l'importanza del sistema educativo integrato
come strumento in grado di rispondere in modo adeguato alle esigenze delle
famiglie garantendo la doppia offerta di pubblico e privato, ma questo servizio
deve svolgersi necessariamente entro linee guida e processi indicati
dall'autorità comunale. In questa fase, dunque, la giunta deve predisporre un
sistema per controllare la qualità e le modalità dei servizi erogati dal privato
nella scuola materna, la formazione degli insegnanti, l'attenzione rivolta alle
famiglie e gli indirizzi pedagogici seguiti.
Un passaggio importante riguarda
inoltre la predisposizione del bando per l'appalto del servizio, con criteri di
trasparenza che vadano realmente ad individuare la migliore possibilità per
l'assegnazione delle sezioni privatizzate.
«L'esternalizzazione
non è da stigmatizzare - spiega Andrea Gallorini, presidente dei Popolari
per Arezzo, - perché conduce ad una
varietà d'offerta più ampia, variegata e flessibile da rivolgere ai bambini e
ai loro genitori. Ma l'esternalizzazione non implica la svendita del servizio o
il suo abbandono ma, al contrario, assegna al Comune ulteriori responsabilità spingendolo
ad attuare processi di valutazione e di monitoraggio affinché il servizio
rispetti i bisogni delle famiglie e mantenga la qualità necessaria per la
formazione dei più giovani». Se il sistema integrato è positivo, questo
deve contemplare necessariamente una forte presenza del pubblico e di
conseguenza le esternalizzazioni non possono aumentare di anno in anno. Il
privato non può sopravanzare sul pubblico, dunque i Popolari per Arezzo
invitano la giunta ad impegnarsi perché sia individuata una percentuale minima
sotto cui la gestione comunale non può scendere. «Questa percentuale potrebbe rappresentare un impegno e un argine per
tutelare l'educazione pubblica - aggiunge il vicepresidente Giovanni
Grasso. - Nel frattempo, la nostra
speranza è che il Comune mantenga le promesse e si impegni nell'attuare quelle
condizioni affinché le cinque sezioni delle materne oggetto del recente
provvedimento tornino effettivamente pubbliche già dall'anno scolastico
2016-2017».
Arezzo, mercoledì 12 agosto 2015
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