AREZZO
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Un corso per imparare a pescare con la mosca: ad organizzarlo è l'Arci Pesca
Fisa della provincia di Arezzo che, in collaborazione con il caccia e pesca
Eschilo, ha promosso una serie di 12 lezioni per sviluppare anche nel
territorio aretino la pratica della pesca a mosca.
Il corso, che nelle prime lezioni ha già riunito un numeroso gruppo di pesca-sportivi, è curato dagli istruttori federali dell'Arci Pesca Fisa nazionale e si divide in una parte teorica, svolta presso la palestra di Badia al Pino, e in una parte pratica, con una vera e propria pesca al torrente Corsalone. «È la prima volta che ad Arezzo organizziamo un corso sulla pesca a mosca - spiega Alfredo Rondoni, presidente provinciale dell'Arci Pesca Fisa. - La novità dell'iniziativa ci ha permesso di riunire un buon numero di appassionati intenzionati ad imparare questa speciale tecnica di pesca. In questo senso ringraziamo il Comune di Civitella, Eschilo e l'Arci Pesca Fisa nazionale per l'appoggio fornito a questo nostro primo esperimento di formazione».
Il corso, che nelle prime lezioni ha già riunito un numeroso gruppo di pesca-sportivi, è curato dagli istruttori federali dell'Arci Pesca Fisa nazionale e si divide in una parte teorica, svolta presso la palestra di Badia al Pino, e in una parte pratica, con una vera e propria pesca al torrente Corsalone. «È la prima volta che ad Arezzo organizziamo un corso sulla pesca a mosca - spiega Alfredo Rondoni, presidente provinciale dell'Arci Pesca Fisa. - La novità dell'iniziativa ci ha permesso di riunire un buon numero di appassionati intenzionati ad imparare questa speciale tecnica di pesca. In questo senso ringraziamo il Comune di Civitella, Eschilo e l'Arci Pesca Fisa nazionale per l'appoggio fornito a questo nostro primo esperimento di formazione».
La pesca a mosca è una
pratica molto diffusa in tutta Italia che si diversifica da tutte le altre
perché è caratterizzata dall'utilizzo di esche artificiali e di tecniche
particolari. I pesca-sportivi non hanno esche vive, ma ognuno si costruisce da
solo le proprie mosche artificiali sfruttando i materiali più diversificati:
peli di animali, penne e altri oggetti. La fantasia di ogni singolo pescatore
lo porterà a riprodurre una mosca quanto più simile a quella reale per trarre
in inganno il pesce e per indurlo ad abboccare. «Da come si costruisce la mosca fino al lancio nel torrente -
continua Rondoni, - nelle serate del
corso sveleremo tutti i segreti di questo tipologia di pesca. A conclusione di
questo percorso sono previste alcune lezioni sul Corsalone per mettere
concretamente in pratica quanto imparato e per provare a sollevare qualche
trota. Il bilancio finora è stato estremamente positivo: siamo soddisfatti
perché abbiamo riscontrato la passione di numerosi aretini intenzionati ad
avvicinarsi a questa bella pratica».
Arezzo, Giovedì 27 Dicembre 2012
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