AREZZO – Il consigliere comunale Luigi Scatizzi
esprime perplessità sulla nomina di Giovanni Tricca come nuovo presidente di
Arezzo Fiere e Congressi. A non convincere il capogruppo del Nuovo Polo per
Arezzo è, ancora una volta, la scarsa capacità di rinnovarsi della società che,
pur versando in difficili condizioni economiche e finanziarie, non ha avuto il
coraggio di assumere scelte drastiche e di affidarsi ad una personalità
"nuova" in grado di rompere con il passato e di avviare l'ente verso
un processo di risanamento.
«Non critico la nomina di Tricca, quanto la generale incapacità di cambiare - spiega Scatizzi. - Arezzo Fiere e Congressi sta attraversando una fase delicata e costellata di difficoltà dunque, con tale situazione, sarebbe stato importante affidarsi a qualcuno che, senza alcun legame con la politica e con l'associazionismo, fosse stato in grado di tagliare i costi dell'ente e di riportarlo in una condizione di virtuosità. Sarebbe stato un bel segnale per la società e per l'intero comparto economico».
«Non critico la nomina di Tricca, quanto la generale incapacità di cambiare - spiega Scatizzi. - Arezzo Fiere e Congressi sta attraversando una fase delicata e costellata di difficoltà dunque, con tale situazione, sarebbe stato importante affidarsi a qualcuno che, senza alcun legame con la politica e con l'associazionismo, fosse stato in grado di tagliare i costi dell'ente e di riportarlo in una condizione di virtuosità. Sarebbe stato un bel segnale per la società e per l'intero comparto economico».
Scatizzi è preoccupato soprattutto dagli eccessivi sprechi della società ed
invita il nuovo management ad un'attenta analisi delle spese e dei costi.
«Arezzo Fiere e Congressi è da mettere sotto
la lente di ingrandimento - conclude. - Dagli
stipendi degli amministratori agli eccessivi costi della struttura e
dell'apparato, è necessario che l'ente diventi maggiormente trasparente ed
avvii un processo di eliminazione degli sprechi. Mi auguro che il nuovo
consiglio di amministrazione segua la via della trasparenza e che, in tale
periodo di difficoltà, decida di ridimensionati i costi, i contratti e il
proprio assetto calibrandoli all'attuale situazione sociale ed economica».
Arezzo,
Giovedì 20 Dicembre 2012
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