AREZZO – Per risarcire i risparmiatori di Banca Etruria
è necessaria una reale volontà politica e un'unione di tutte le forze
politiche. A sostenerlo sono i Popolari per Arezzo che incoraggiano lo sforzo
di quei parlamentari aretini che, con i loro emendamenti al decreto "Salva
Banche", hanno dimostrato l'intenzione di voler trovare una soluzione equa
e paritaria per coloro che hanno sottoscritto obbligazioni subordinate e che sono
stati danneggiati dalla crisi dei diversi istituti. La recente vicenda del
salvataggio del Monte dei Paschi di Siena o gli interventi di sostegno a banche
di altri stati, infatti, stonano con il trattamento riservato a Banca Etruria
ma, allo stesso tempo, sono l'esempio che una ferma volontà politica permette
di superare le burocrazie ed i vincoli imposti dalle istituzioni europee.
I Popolari per Arezzo
richiedono dunque alle forze politiche di recuperare il loro ruolo al servizio
del bene pubblico, per studiare soluzioni concrete volte a risarcire i
risparmiatori e a creare reali condizioni di equità.
Il principale appello è
rivolto ai parlamentari e al governo che, in virtù della loro rappresentanza
degli interessi dei territori e dei cittadini, devono superare le divisioni
politiche e mostrare coesione nel sostenere con forza quei provvedimenti volti
a ristabilire la giustizia e a tutelare i diritti dei risparmiatori. «Tutto questo - commentano i Popolari per
Arezzo, - è necessario in tempi rapidi
per evitare che, avvicinandoci alle elezioni, questa materia diventi terreno di
mera battaglia politica. Il risarcimento diventa una manovra necessaria anche
per ricreare la fiducia dei cittadini verso gli istituti di credito, dal
momento che i risparmiatori sono la linfa vitale di ogni banca. Una profonda
riflessione deve essere mossa anche verso le modalità future di gestione
bancaria che deve essere improntata su una maggior trasparenza e su un più
rigido controllo, evitando quelle speculazioni e quelle manovre disastrose che
hanno dimostrato di portare solo verso una profonda crisi».
Arezzo, giovedì 2 febbraio 2017
Nessun commento:
Posta un commento