AREZZO – La città di Arezzo è carente di una vera
e propria strategia volta a rilanciarne il turismo. I Popolari per Arezzo
esprimono preoccupazione nei confronti della gestione da parte
dell'amministrazione di un ambito che potrebbe garantire un forte indotto
economico al territorio attraverso la semplice valorizzazione delle sue
eccellenze. L'ultima testimonianza di questa situazione è riferita alla
gestione della fortezza medicea per cui, dopo l'eccessiva esaltazione dei
risultati della mostra "Il sogno di Theimer", non è ancora chiaro
quando verrà definitivamente resa fruibile e quali siano i progetti volti a
restituirla agli aretini o a farne un polo di attrazione per i turisti. Il
sindaco ha ribadito nel corso dell'ultimo consiglio comunale che sono in
svolgimento ulteriori lavori e che sarà attuato un nuovo regolamento di
apertura prevedendo un accesso a pagamento per i turisti, aggiungendo
l'intenzione di ospitare altre future esposizioni, ma secondo i Popolari per
Arezzo manca una prospettiva più lungimirante in grado di sfruttare la bellezza
della rinnovata fortezza come strumento di promozione turistica della città.
«La fortezza medicea - commenta Massimo
Soletti dei Popolari per Arezzo, - non deve
limitarsi a sede espositiva e ad eventi spot come quello natalizio. Un luogo di
tale importanza deve configurarsi come una fonte di crescita culturale e
turistica del territorio, e non può essere sminuito ad essere la casa degli
elfi di Babbo Natale che stonano con la storicità dell'ambiente. Sarebbe
necessario fare chiarezza sul suo impiego ordinario per farne un luogo
realmente vivo e aggregativo per i cittadini, senza contare che l'ingresso a
pagamento non sarà certamente un buon biglietto da visita in ottica turistica».
A distanza di molti mesi dalla riapertura, i Popolari per
Arezzo sostengono come ancora non sia stata chiarita la vera vocazione della
fortezza. Se deve essere un luogo turistico, infatti, l'avvicinarsi della bella
stagione deve impegnare l'amministrazione in una campagna di marketing e di
promozione volta ad attirare visitatori, ma se l'obiettivo sarà di
riconsegnarla agli aretini diventa necessario fare in modo che questi la vivano
per tutto l'anno attraverso un calendario di eventi dedicati a teatro, musica,
presentazioni di libri e tanto altro ancora. «I dubbi sulla rinnovata fortezza - aggiunge Soletti, - ricordano quelli che furono collegati alla
riapertura del teatro Petrarca, quando vi furono lamentele per la confusionaria
gestione degli abbonamenti e dei limitati posti disponibili. L'amministrazione
deve far tesoro degli errori del passato e deve dimostrare di saper valorizzare
in ottica turistica e culturale le grandi ricchezze di Arezzo».
Arezzo,
mercoledì 8 febbraio 2017
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