AREZZO – Il consiglio comunale di Arezzo non può
diventare il teatro delle battaglie politiche del Partito Democratico. A
sostenerlo è Luigi Scatizzi, capogruppo del Nuovo Polo per Arezzo, che non
nasconde la propria amarezza per la paradossale situazione creatasi nella
seduta consiliare di mercoledì 6 marzo, quando il presidente Ralli ha modificato
l'ordine del giorno per attaccare il sindaco Fanfani e per portare in aula un
problema meramente interno al Pd.
«Il
consiglio comunale - spiega Scatizzi, - si
è trovato coinvolto nelle schermaglie tattiche e politiche del solo Pd. Questo
è sicuramente il partito di massima responsabilità amministrativa, in quanto
esprime il sindaco, il presidente del consiglio comunale e la maggioranza, ma
non mi sembra opportuno che utilizzi la seduta consiliare per affrontare i
propri problemi interni. In questo senso mi preme evidenziare due aspetti. Il
primo è che il presidente Luciano Ralli, intervenuto nel dibattito come
consigliere per presentare un provvedimento di sua competenza, ha utilizzato
strumentalmente l'argomento all'ordine del giorno per evidenziare un problema
politico del Pd. Il secondo è che il presidente di turno del consiglio, Andrea Modeo,
non ha richiamato al rispetto del regolamento che non consente di utilizzare un
argomento all'ordine del giorno per affrontare problematiche politiche estranee
allo stesso argomento».
Arezzo,
Venerdì 7 Marzo 2013
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