AREZZO
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Il Bsc Arezzo torna alle radici. Negli ultimi anni la società aretina ha
conquistato gloria a livello nazionale per i grandi risultati con le prime
squadre di baseball e di softball, ma alla base di ogni successo c'è sempre
stato un settore giovanile con tanti bambini e tante bambine che giocano e si divertono
sui campi dell'Estra BallPark. Per non interrompere questa tradizione, il nuovo
consiglio direttivo del Bsc Arezzo ha deciso di rilanciare il proprio settore
giovanile, con una riorganizzazione complessiva del vivaio che porti, un
giorno, ad allestire squadre competitive in ogni categoria.
«Il Bsc Arezzo ha sempre avuto una forte
vocazione verso il settore giovanile - spiega il presidente Alessandro
Fois. - A dimostrare questa tendenza c'è
il fatto che le nostre prime squadre sono giovanissime e formate esclusivamente
da ragazzi e ragazze cresciuti nel vivaio. Le capacità organizzative della
società, la bravura del settore tecnico e l'ospitalità della struttura ci
permettono di svolgere un lavoro di qualità con tante giovani leve che crescono,
stanno bene e si appassionano allo sport».
Il settore giovanile del Bsc
Arezzo parte dal minibaseball, con un'attività motoria di base e di avviamento
allo sport che propone tanto gioco e divertimento per bambini e bambine tra i 6
e i 10 anni. I ragazzi e le ragazze più grandi giocano insieme fino all'Under14
e iniziano ad acquisire le tecniche dello sport, assaggiando l'agonismo con i
primi campionati e i primi tornei, poi si dividono con i maschi che entreranno
nel settore del baseball e le femmine in quello del softball per un cammino che
li porterà, in futuro, verso le prime squadre. A curare la crescita del vivaio
è un qualificato gruppo di tecnici composto da Fabio Borselli e Pierangelo
Omarini, due allenatori con esperienze nelle nazionali giovanili, da Adolfo
Borrell, da Sandra Borrini, da Alessandro Fois e da Claudio Marinelli. «Perché un bambino dovrebbe giocare a
baseball? - aggiunge Fois. - Perché è
uno sport con tanti ruoli che richiedono caratteristiche e doti diverse, dunque
ogni atleta può trovare il proprio spazio per crescere, emergere e sentirsi
importante: è una disciplina inclusiva in cui tutti i giocatori sono
protagonisti e sono coinvolti attivamente. Negli anni passati abbiamo vissuto
un periodo di flessione nelle iscrizioni, ma ora è tornato tanto entusiasmo
perché il campo si sta sempre più ripopolando e dunque continueremo ad
impegnarci per non rallentare la grande crescita del baseball e del softball
del Bsc Arezzo».
Arezzo, giovedì 10 ottobre 2013
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