giovedì 10 ottobre 2013

Il Bsc Arezzo torna alle radici del settore giovanile

AREZZO – Il Bsc Arezzo torna alle radici. Negli ultimi anni la società aretina ha conquistato gloria a livello nazionale per i grandi risultati con le prime squadre di baseball e di softball, ma alla base di ogni successo c'è sempre stato un settore giovanile con tanti bambini e tante bambine che giocano e si divertono sui campi dell'Estra BallPark. Per non interrompere questa tradizione, il nuovo consiglio direttivo del Bsc Arezzo ha deciso di rilanciare il proprio settore giovanile, con una riorganizzazione complessiva del vivaio che porti, un giorno, ad allestire squadre competitive in ogni categoria.
«Il Bsc Arezzo ha sempre avuto una forte vocazione verso il settore giovanile - spiega il presidente Alessandro Fois. - A dimostrare questa tendenza c'è il fatto che le nostre prime squadre sono giovanissime e formate esclusivamente da ragazzi e ragazze cresciuti nel vivaio. Le capacità organizzative della società, la bravura del settore tecnico e l'ospitalità della struttura ci permettono di svolgere un lavoro di qualità con tante giovani leve che crescono, stanno bene e si appassionano allo sport». 
Il settore giovanile del Bsc Arezzo parte dal minibaseball, con un'attività motoria di base e di avviamento allo sport che propone tanto gioco e divertimento per bambini e bambine tra i 6 e i 10 anni. I ragazzi e le ragazze più grandi giocano insieme fino all'Under14 e iniziano ad acquisire le tecniche dello sport, assaggiando l'agonismo con i primi campionati e i primi tornei, poi si dividono con i maschi che entreranno nel settore del baseball e le femmine in quello del softball per un cammino che li porterà, in futuro, verso le prime squadre. A curare la crescita del vivaio è un qualificato gruppo di tecnici composto da Fabio Borselli e Pierangelo Omarini, due allenatori con esperienze nelle nazionali giovanili, da Adolfo Borrell, da Sandra Borrini, da Alessandro Fois e da Claudio Marinelli. «Perché un bambino dovrebbe giocare a baseball? - aggiunge Fois. - Perché è uno sport con tanti ruoli che richiedono caratteristiche e doti diverse, dunque ogni atleta può trovare il proprio spazio per crescere, emergere e sentirsi importante: è una disciplina inclusiva in cui tutti i giocatori sono protagonisti e sono coinvolti attivamente. Negli anni passati abbiamo vissuto un periodo di flessione nelle iscrizioni, ma ora è tornato tanto entusiasmo perché il campo si sta sempre più ripopolando e dunque continueremo ad impegnarci per non rallentare la grande crescita del baseball e del softball del Bsc Arezzo».

Arezzo, giovedì 10 ottobre 2013

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