AREZZO – All'inizio di ogni stagione sportiva,
l'assegnazione delle palestre e degli impianti comunali è motivo di lamentele
da parte di numerose società aretine. Questa insoddisfazione è generata dalle tante
lacune contenute nel regolamento che disciplina la materia, un regolamento che
non rende equo e trasparente il sistema di concessione tra le varie società e
che, al contrario, penalizza numerose realtà del territorio. Ad aver presentato
il problema all'assessore allo sport Francesco Romizi è stato il capogruppo dei
Popolari per Arezzo Luigi Scatizzi che, nel corso di un consiglio comunale, ha
chiesto di introdurre nuovi criteri e maggiori controlli per l'assegnazione
degli impianti pubblici.
«La concessione
delle palestre di proprietà del Comune di Arezzo - spiega Scatizzi, - avviene attraverso un bando pubblico annuale
che premia quelle realtà che presentano i migliori progetti e il maggior numero
di iscritti. Purtroppo questo regolamento non prevede verifiche né sui dati
presentati dalle singole società né, successivamente, sull'effettivo utilizzo
degli impianti negli orari e nelle modalità stabilite dal Comune, dunque vengono
spesso premiati sempre gli stessi soggetti che possono utilizzare
arbitrariamente il proprio spazio. Con tali premesse, ho chiesto all'assessore di
prevedere un sistema di controlli sull'utilizzo reale delle strutture con la possibilità
di penalizzare quelle società che non rispettano i contratti o che, ancora
peggio, subaffittano i loro spazi ad altre realtà».
Arezzo,
mercoledì 30 ottobre 2013
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