AREZZO
– Ogni volta che piove,
Arezzo deve fare i conti con il serio rischio degli allagamenti. Il problema è
stato portato in consiglio comunale da Luigi Scatizzi che, consapevole dei
disagi che la città si trova puntualmente a vivere in caso di forti piogge, si
è rivolto con un'interrogazione all'assessore ai lavori pubblici Franco
Dringoli. Il capogruppo dei Popolari per Arezzo ha evidenziato alla giunta i
disagi riscontrati in alcune zone particolarmente soggette ad allagamenti: tra
queste c'è anche l'entrata dell'ospedale provinciale "San Donato"
che, ad ogni acquazzone, è ostruita da molti centimetri d'acqua che impediscono
o rendono molto complicato l'accesso alla struttura.
«Nel corso degli ultimi mesi - spiega Scatizzi, - è bastato un temporale di poche ore per
produrre allagamenti importanti in diverse parti della città e per bloccare
intere strade, creando disagi e pericoli per i cittadini. Questa situazione è
particolarmente preoccupante in presenza di alcune zone della città come, ad
esempio, l'ingresso dell'ospedale, davanti a cui si forma puntualmente una
vasta pozza che rende difficoltoso l'utilizzo della struttura sanitaria».
Secondo i Popolari per Arezzo questo ripetersi degli allagamenti evidenzia
l'esistenza di un problema strutturale per il deflusso dell'acqua piovana. Un
problema che la giunta deve affrontare con decisione e senza ulteriori perdite
di tempo. «Non è tollerabile che gli
aretini vivano ogni acquazzone come un incubo - conclude Lorenzo Roggi, segretario
dei Popolari per Arezzo. - Con la nostra
interrogazione abbiamo chiesto al Comune di svolgere una verifica tecnica sulla
tenuta del sistema di smaltimento delle acque e sullo stato di manutenzione dei
tombini cittadini. In base all'esito dell'accertamento, ci auspichiamo che
partano immediatamente i lavori necessari per la corretta manutenzione dei
tombini e per l'adeguamento dell'impianto di deflusso delle piogge».
Arezzo,
lunedì 21 ottobre 2013
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