AREZZO – Si può
imparare a nuotare fin dai primi mesi di vita. Forte di questa convinzione, la
Chimera Nuoto da sempre è impegnata nell'organizzazione di corsi rivolti
esclusivamente ai più piccoli, dando vita alla prima scuola di nuoto neonatale
della città di Arezzo. Con oltre dieci anni di esperienza alle spalle, anche in
questa stagione sono ripartiti i corsi di nuoto baby rivolti a neonati e bambini tra gli 0 e i 5 anni, una fascia
d'età a cui la Chimera Nuoto offre la possibilità di vivere l'ambiente acquatico
con il proprio genitore e di imparare con lui a nuotare.
Organizzati presso il
Centro Sport Chimera, i corsi di nuoto neonatale hanno come principale
obiettivo lo sviluppo della sicurezza in acqua del bambino che, già a pochi
mesi, impara a galleggiare e a muoversi in piscina.
Per raggiungere questi
scopi, la Chimera Nuoto utilizza il metodo italiano di nuoto infantile
"Giletto", un metodo certificato che garantisce l'apprendimento del
nuoto in età precoce permettendo lo sviluppo affettivo, cognitivo, linguistico
e motorio del neonato. Questo metodo consente l'insegnamento attraverso sette
fasi consequenziali che permettono al bambino di abituarsi all'acqua e di
acquisire sicurezza, spingendolo ad apprendere i primi fondamenti del nuoto e
l'autonomia natatoria. Tutto questo avviene insieme al genitore che sta in
acqua con il bambino assicurandogli una presenza costante e rassicurante. «Il nuoto baby - spiega Marco Magara, tecnico
della Chimera Nuoto e responsabile del Metodo Giletto per il centro Italia, - permette al neonato di sviluppare le proprie
capacità psico-motorie in un ambiente diverso e più stimolante di quello
terrestre. In questi corsi il bambino svolge un'attività che lo aiuta a
prevenire piccoli handicap psicomotori che possono verificarsi al momento del
parto, a rinforzare il proprio sistema cardiocircolatorio, respiratorio e
scheletrico, a ristabilire atteggiamenti posturali corretti e a favorire la
fiducia in sé, dunque si tratta di un corso che si adatta alle esigenze di ogni
bambino e di ogni famiglia».
Arezzo,
lunedì 21 ottobre 2013
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