AREZZO – Inizia la prima campagna di tesseramento
dei Popolari per Arezzo. Nati dall'impegno politico di un gruppo di ragazzi e
dall'esperienza in consiglio comunale di Luigi Scatizzi, i Popolari per Arezzo
hanno costituito un'associazione che ha avviato la propria attività nel corso
dell'ultima estate con l'obiettivo di rielaborare e rilanciare il popolarismo sul
territorio aretino. Ad ispirare l'operato dei Popolari è una cultura cattolica,
riformista ed europeista che mira a cogliere le esigenze e i problemi vissuti
dagli aretini per stimolare il dibattito politico e per avviare un'azione di
miglioramento orientata al bene comune.
Democrazia e partecipazione sono le due
parole chiave che guidano l'azione dell'associazione che, per concretizzare il
proprio operato, ha avviato il tesseramento per coinvolgere tutti coloro desiderosi
di portare il proprio contributo attivo al servizio della città e della
collettività.
«Vogliamo esser
protagonisti di un'opera di miglioramento e di riforma - spiega Andrea
Gallorini, presidente dei Popolari per Arezzo. - Per riuscirvi sogniamo di coinvolgere in questo progetto il maggior
numero di cittadini che, condividendo i nostri ideali, potranno partecipare
attivamente alla vita della città portando alla luce problemi o facendosi promotori
di proposte e di iniziative che poi presenteremo in Comune tramite il nostro consigliere
Luigi Scatizzi. Il tesseramento rappresenta dunque un bel momento per riaccendere
la partecipazione alla vita politica, riscoprendo una dimensione in cui ogni
cittadino non si limita ad essere uno spettatore dei molteplici problemi della
società ma diventa un protagonista attivo della vita della città». Nei
primi mesi di attività i Popolari per Arezzo hanno dimostrato il loro impegno
sui più svariati temi della vita cittadina, con numerosi interventi,
interrogazioni e atti d'indirizzo presentati in ambiti quali il bilancio, la
sanità, la mobilità, la famiglia, il lavoro, l'economia, il turismo e
l'ambiente. Per il futuro l'obiettivo è di promuovere momenti pubblici di
riflessione e di formazione per permettere agli aretini di maturare una
coscienza politica, di confrontarsi e di portare il loro contributo. «I cittadini si sentono sempre più esclusi
dalla vita politica - aggiunge il vicepresidente Giovanni Grasso. - Noi vogliamo proporre un'inversione di rotta
riscoprendo i valori del popolarismo e del cattolicesimo democratico e tornando
alle radici della vera politica, quella il cui unico interesse era il bene del
territorio e della comunità».
Arezzo,
martedì 1 ottobre 2013
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