AREZZO – Arezzo Fiere e Congressi deve diventare uno
dei punti di riferimento del panorama fieristico del centro-Italia. A
sostenerlo sono i Popolari per Arezzo che invitano il management del polo
aretino a praticare una politica ambiziosa che preveda grandi eventi espositivi
e manifestazioni in grado di superare il solo ambito territoriale provinciale e
di estendersi anche alle regioni circostanti. Il polo fieristico di Arezzo è
infatti per dimensioni il terzo dell'Italia centrale, con uno spazio che non ha
eguali nella Toscana meridionale e con una potenzialità espositiva che potrebbe
interessare anche i territori dell'Umbria e del Lazio.
«Arezzo Fiere e Congressi - spiega il consigliere comunale Luigi
Scatizzi, - può diventare la struttura
espositiva di riferimento per un bacino ben più amplio di quello esclusivamente
provinciale, riuscendo a portare nei propri spazi sia mostre legate alla
presentazione e alla commercializzazione delle eccellenze dei territori, sia importanti
eventi culturali ed artistici. Purtroppo finora questo potenziale non è stato sfruttato,
dunque invitiamo il management ad ampliare la propria attività fornendo
opportune risorse e facendo conoscere la struttura espositiva aretina al di
fuori dell'ambito provinciale».
Il tessuto produttivo dei territori che
potrebbero essere interessati dagli eventi di Arezzo Fiere e Congressi è ricco
e variegato, con tanti prodotti d'eccellenza che spaziano dal legno all'abbigliamento,
della ceramica alla calzatura, dalle pelli al settore alimentare; a questo si
aggiunge la possibilità di sfruttare la vitalità culturale di tante provincie ricche
di storia e di grandi artisti. È dunque necessario che Arezzo Fiere e Congressi
si doti di una struttura organizzativa tecnicamente valida e capace di offrire i
propri spazi con una stretta collaborazione con le amministrazioni pubbliche e
con le organizzazioni economiche locali. «Questa
è la base per un programma ricco di eventi e capace di coinvolgere interessi e
territori diversificati - continua Andrea Gallorini, presidente dei
Popolari per Arezzo. - La dirigenza del
polo fieristico deve disporre di quelle capacità tecniche e professionali per
portare ad Arezzo grandi iniziative e per rilanciare la struttura con continue e
costanti attività di pubblicizzazione. Tutto questo deve essere accompagnato da
una gestione economica improntata a criteri di sobrietà che coinvolga le stesse
amministrazioni e, soprattutto, che miri ad una forte riduzione di tutti quegli
sprechi e di quei costi che, se assunti in modo incontrollato, ricadono poi
sulle spalle della contribuzione pubblica e dei cittadini».
Arezzo,
domenica 10 novembre 2013
Nessun commento:
Posta un commento