AREZZO – Come vengono utilizzati i fondi derivati
dagli utili dell'Azienda Farmaceutica Municipalizzata? La domanda sorge da
Luigi Scatizzi, capogruppo dei Popolari per Arezzo, ed è stata rivolta nel
corso dell'ultimo consiglio comunale al sindaco Fanfani e all'assessore alla
sanità Caremani. I patti parasociali che regolano l'operato della
Farmaceutica prevedono che lo 0,5% dei ricavi delle vendite dei medicinali siano
investiti per promuovere ed organizzare iniziative di educazione sanitaria,
dunque l'interrogazione di Scatizzi è orientata a conoscere l'effettivo
utilizzo di questi fondi.
«Lo statuto
dell'Afm - spiega il consigliere, - prevede
che l'ente gestore, in linea con gli indirizzi programmatici fissati dal
consiglio comunale, si impegni ad attuare progetti di educazione sanitaria volti
alla prevenzione e alla formazione dei cittadini. Tutto questo dovrebbe
avvenire con convegni o altre iniziative organizzate in farmacie e in altri
luoghi del territorio comunale come scuole, quartieri o case di riposo, con il
personale sanitario e tecnico, le attrezzature e gli altri materiali forniti
dalla Farmaceutica e dalla Asl».
Gli interventi e le altre attività
finanziate devono esser rese note attraverso la pubblicazione di un report annuale,
dunque dovrebbero essere a conoscenza dell'amministrazione. Alla luce di
questo, i Popolari per Arezzo hanno chiesto alla giunta se effettivamente tali
fondi vengono utilizzati e, in caso contrario, di farsi promotrice di una nuova
azione educativa e formativa in campo sanitario. «Il Comune - aggiunge Giovanni Grasso, vicepresidente dei Popolari
per Arezzo, - ha una forte responsabilità
verso i cittadini, dunque dovrebbe prendere l'iniziativa di organizzare, in
collaborazione con la Asl, corsi di educazione sanitaria attingendo dai
finanziamenti previsti dai patti parasociali. Questa azione potrebbe
coinvolgere le scuole e i vari uffici sanitari e sociali prevedendo, ad
esempio, corsi per insegnare ad utilizzare i defibrillatori o corsi di
educazione alimentare per bambini e ragazzi. I fondi per queste azioni di prevenzione
sono previsti, utilizziamoli per migliorare la salute e lo stile di vita dei
nostri cittadini».
Arezzo,
mercoledì 6 novembre 2013
Nessun commento:
Posta un commento