domenica 1 dicembre 2013

La Sport3 insegue nuovi successi nel fitness in acqua

AREZZO – Due medaglie agli ultimi campionati italiani rappresentano il biglietto da visita con cui la Sport3 ha ripreso la propria attività di fitness in acqua. La squadra agonistica aretina è ormai una realtà affermata a livello nazionale ma, per continuare ad ottenere successi, ha bisogno di aggregare al proprio gruppo nuove atlete. Per raggiungere questo obiettivo il Centro Sport Chimera, l'impianto che ospita tutte le attività della Sport3, ha deciso di puntare fermamente su questa attività, aumentando le fasce orarie e i corsi in cui è possibile praticare il fitness in acqua. La disciplina, coordinata dalla professoressa Carla Mazzoli, è divertente, coreografica e interamente al ritmo di musica, tre caratteristiche che si sommano ai vantaggi propri di un'attività motoria e che rendono il fitness acquatico adatto a persone di entrambi i sessi e di tutte le età.
«Questa disciplina - spiega Mazzoli, - unisce le caratteristiche della ginnastica terrestre a quelle tipiche dell'ambiente acquatico. 
Il fitness acquatico è reso possibile a tutti in virtù del "potere normalizzante" dell'acqua: a differenza dell'ambiente terrestre, in piscina chiunque può fare attività motoria in ogni condizione fisica e ad ogni età. Si tratta di una disciplina che fa bene al fisico e alla mente, che aiuta a stare in forma e a dimagrire e che, grazie al massaggio dell'acqua e agli esercizi in galleggiamento, permette di recuperare da traumi e di rafforzare tutte le parti del corpo». 
I corsi di fitness in acqua permettono un primo approccio all'attività agonistica del fitness sportivo, fornendo una preparazione propedeutica all'ingresso nella squadra della Sport3 che parteciperà ai campionati italiani. «Il fitness sportivo - conclude Mazzoli, - è la giusta alternativa per chi cerca un'attività non particolarmente impegnativa ma che permette di gareggiare contro atlete di tutta Italia. Nella scorsa stagione abbiamo allestito due squadre agonistiche composte da sole femmine, ma l'obiettivo è di diffondere questa pratica anche agli uomini riuscendo a creare anche una formazione maschile».

Arezzo, lunedì 2 dicembre 2013

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