AREZZO – Il Comune di Arezzo
rischia di essere commissariato nella gara per la gestione delle reti del gas sul
territorio provinciale. Ad aver evidenziato questa grave eventualità sono stati
i Popolari per Arezzo che, nel corso dell'ultimo consiglio comunale, hanno
presentato un'interrogazione all'assessore alle politiche energetiche Paolo
Fulini ricordando che la gestione di Estra è scaduta e che è attualmente in
regime di proroga legale. In questa situazione l'amministrazione di Arezzo, in
qualità di comune capoluogo, ha l'obbligo di convocare e di indire una
conferenza dei Comuni di tutta la provincia per indire una nuova gara per la
concessione del gas, per indicarne le modalità operative e per elaborare il
censimento delle reti da inserire nel bando di concorso. La legge assegna infatti
ad Arezzo la responsabilità di avviare questo procedimento ma, se ciò non
dovesse succedere, la gestione della gara sarà assegnata ad un commissario
nominato dalla regione.
«Ho chiesto alla
giunta - spiega il consigliere comunale Luigi Scatizzi, - di sapere se è consapevole dei rischi che
sta correndo: il perdurare dell'inadempienza potrebbe portare alla nomina di un
commissario e alla perdita da parte del Comune di Arezzo del suo ruolo nella
gara per la gestione del gas. La legge è in vigore ormai da due anni e nel
frattempo nessuno si è adoperato per arrivare alla realizzazione della gara,
dunque l'amministrazione ha avuto tutto il tempo per scongiurare il
commissariamento».
I termini per indire la gara scadranno nelle prossime
settimane, dopo di che è atteso l'intervento della Regione Toscana con una
diffida che stabilirà un nuovo termine per la realizzazione della procedura. Passata
questa nuova data, la Regione provvederà ad un commissariamento che opererà per
conto delle istituzioni inadempienti, addebitando loro tutti le spese per i
costi sostenuti con un danno erariale sui conti dell'amministrazione. «Il Comune - continua il consigliere
comunale, - deve rendere noti i tempi e i
programmi con cui intende procedere». La gara per la gestione del gas non
vedrà partecipare solo Estra perché sarà aperta a qualunque operatore economico
che abbia le qualificazioni idonee: pubblico o privato, del territorio o di
altri stati dell'Unione Europea. «Estra
ha già perso la gara per la concessione del comune di Prato - conclude
Scatizzi. - Il valore di questo ente è
dato esclusivamente dalle reti del gas in gestione che sono assegnate ai
vincitori delle gare di appalto, dunque se Estra dovesse perdere anche Arezzo e
Siena perderebbe completamente tutto il proprio valore. Non voglio pensare che
il ritardo nell'indizione della gara sia motivato dalla sola volontà politica
di salvaguardare Estra».
Arezzo, domenica 16 marzo 2014
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