AREZZO
– Un
incontro tra Arezzo Wave e i comitati cittadini. A richiederlo sono i Popolari
per Arezzo che invitano l'amministrazione comunale e gli organizzatori del
festival ad un dialogo con i residenti del quartiere di Villa Severi che negli
ultimi giorni hanno espresso preoccupazioni e avversione all'organizzazione
dell'evento estivo nel parco cittadino. I Popolari per Arezzo sono favorevoli
al ritorno di Arezzo Wave perché questo rappresenta un'occasione per promuovere
la città e per garantirle tante ricadute positive dal punto di vista turistico
e culturale, ma prima deve essere trovata una soluzione che metta d'accordo
tutti e che non crei disagi alla cittadinanza. «Gli organizzatori del festival - spiega il consigliere comunale
Luigi Scatizzi, - devono considerare le
esigenze dei residenti e fare in modo che Arezzo Wave diventi un evento
apprezzato e ben voluto dal maggior numero di persone. Per questo devono
incontrare con urgenza il comitato cittadino che si è formato in questi giorni
per studiare insieme le possibilità e le modalità legate all'organizzazione del
festival a Villa Severi».
La zona in questione, infatti, ha il vantaggio di
garantire un amplio giardino e sufficienti parcheggi, ma è situata nel pieno
centro cittadino e ospita una residenza sanitaria per anziani e disabili, un
centro anziani, un convento, un asilo e tanti altri luoghi di aggregazione e di
assistenza.
Per i Popolari per Arezzo, dunque, Villa Severi non è sicuramente
la soluzione migliore ma se il festival dovesse essere confermato in questa
location diventerà di fondamentale importanza strutturare attentamente l'evento
perché non paralizzi un intero quartiere cittadino e sia vissuto con serenità
dai residenti. «Gli organizzatori -
aggiunge Lorenzo Roggi, segretario dei Popolari per Arezzo, - devono impegnarsi a garantire il decoro e la
dignità del quartiere che li ospita, dotandosi di un progetto che preveda
controlli e regole chiare in grado di evitare spiacevoli ripercussioni per la
città e per gli aretini». Per il futuro, allora, è necessario che
l'amministrazione agisca con lungimiranza e studi un progetto dedicato ad
Arezzo Wave per evitare ogni anno di ripartire da zero: in questo senso è
prioritario individuare un'area cittadina più adatta ad ospitare il festival,
sia a livello di viabilità che a livello di impatto acustico. «Occorre trovare una location adeguata e
strutturare un progetto lungimirante - conclude Scatizzi. - Arezzo Wave è un patrimonio della città
dunque non può essere ogni anno affidato alla mera improvvisazione».
Arezzo, giovedì 10 aprile 2014
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