AREZZO – Una ferma
opposizione alle nuova misure di Nuove Acque. Le Acli provinciali di Arezzo
prendono posizione contro l'ennesima delibera che la società si appresta ad
applicare sulle già alte bollette per i servizi idrici, con una ritorsione nei
confronti dei cittadini finora rispettosi e puntuali nei pagamenti. A muovere
la denuncia è il presidente Stefano Mannelli che spiega come, in uno stato di
diritto, non sia possibile accettare che il gestore preveda un incremento già dalla
prossima bolletta con il deposito cauzionale pari al valore medio di tre mesi
di consumi di acqua, con una forma totalmente difforme rispetto ai depositi
praticati da altri gestori che operano nei servizi essenziali.
«Con questa nuova manovra vessatoria ed
ingiusta - spiegano dalle Acli, - la
società Nuove Acque intende agire sui consumatori per tutelarsi rispetto ai
potenziali clienti morosi, ma tutto questo avviene senza che prima vi sia stato
alcun passaggio e confronto con le varie amministrazioni locali e con le
associazioni dei consumatori e di categoria. Le giustificazioni adottate dalla
dirigenza di Nuove Acque appaiono infatti approssimative e non rendono
chiarezza sull'entità del provvedimento praticato, che inciderà pesantemente
sui conti delle famiglie considerato che il valore del deposito cauzionale sarà
tra le tre e le cinque volte superiore rispetto a quello attuale».
Le Acli
e la Lega Consumatori, tra l'altro, da sempre si battono al fianco del Comitato
Acqua Pubblica per una maggiore equità rispetto ad un bene comune come l'acqua.
Alla luce di questo impegno, l'invito rivolto a Nuove Acque è di sospendere gli
effetti della delibera e di aprire un confronto con tutte le parti in campo,
considerando che questa nuova manovra rischia di avere effetti disastrosi sulle
già disagiate condizioni di molte famiglie appartenenti a un ceto medio che,
giorno dopo giorno, vede arretrare il proprio stato di civile ed indispensabile
benessere anche a causa di tali manovre. «Le
Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani - conclude il presidente
Mannelli, - non sono intenzionate a
rimanere silenziose rispetto ad un provvedimento di questa natura ed invitano
tutte le parti in campo a reagire all'annunciata manovra».
Arezzo, sabato 19 luglio 2014
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