AREZZO – Le Acli aretine esultano
per la mobilitazione contro l'importo cauzionale sulle bollette idriche deciso
da Nuove Acque. L'associazione, guidata dal presidente Stefano Mannelli,
accoglie con soddisfazione la levata di scudi rispetto all'inammissibilità di
tale provvedimento che ha unito la presidenza della Camera di Commercio, la presidenza
degli Industriali, la Cna, Confartigianato e l'Ascom, ed esprime soddisfazione
anche nei confronti dell'amministrazione comunale che, attraverso il sindaco
Giuseppe Fanfani, ha lanciato segnali di profondo contrasto rispetto alle scelte
della società. Le Acli lanciano però un messaggio al partito di maggioranza e a
tutte le forze politiche perché inizino a svolgere quel ruolo di garanzia e di
controllo rispetto a Nuove Acque, un'entità privata che attraverso le delibere
erogate dal suo consiglio di amministrazione ha finito con l'applicare norme
immorali e in contrasto con gli stessi principi costituzionali che
regolamentano i rapporti tra il soggetto fornitore e il cliente.
«Un'azienda come Nuove Acque - spiega
Mannelli, - ha la possibilità di agire
attraverso il proprio "fondo svalutazione crediti" per ammortizzare
le morosità. Trattandosi di un bene primario ed indispensabile come l'acqua, è
impensabile che questa società elevi le proprie bollette e colpisca in maniera
indiscriminata tutti gli utenti che già stanno pagando a caro prezzo i costi
della crisi».
Arezzo, venerdì 25 luglio 2014
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