AREZZO – Arezzo manterrà i
propri corsi di laurea nelle professioni sanitarie. L'incontro tra le
istituzioni, i vertici della Asl e i rappresentanti dell'università ha infatti
scongiurato il pericolo del trasferimento verso Siena delle facoltà di
"Infermieristica", "Tecniche di laboratorio Biomedico" e
"Fisioterapia", salvaguardando le lezioni nella sede di Arezzo.
L'unica eccezione riguarda il corso di Anatomia che è stato spostato nelle aule
dell'ateneo senese, per un totale di 86 ore di didattica che costringeranno i
225 studenti aretini ad accollarsi la trasferta verso l'altra sede
universitaria. Considerando che l'ipotesi iniziale era di veder trasferite ben
400 ore di lezione, per la città di Arezzo si tratta di un'importante vittoria.
Ad affermarlo sono i Popolari per Arezzo che, attraverso il loro consigliere
comunale Luigi Scatizzi, erano stati i primi a sollevare il problema all'amministrazione
richiedendo l'impegno dell'intera comunità cittadina nella risoluzione della
vicenda.
«Siamo soddisfatti per il felice
esito di questa questione - sostengono i Popolari per Arezzo. - Purtroppo non è stata una piena vittoria
perché il corso di Anatomia è stato comunque trasferito, ma rispetto alla
prospettiva iniziale di accentrare a Siena la maggior parte delle attività
didattiche ospitate dalla sede aretina abbiamo ottenuto un grande risultato. Il
nostro intervento ha permesso di raggiungere il doppio obiettivo di evitare
agli studenti il sacrificio economico e logistico di trasferirsi a Siena,
mantenendo tre corsi di laurea di eccellenza nella nostra città».
Più
fredda è stata la reazione del corpo studentesco universitario che non ha
nascosto la propria delusione per questa soluzione di compromesso. Gli studenti
nelle ultime settimane sono stati protagonisti di varie iniziative che, tra la
raccolta di 3.000 firme e l'incontro con il governatore regionale Enrico Rossi,
sono culminate in una manifestazione con locandine e volantini organizzata presso
la sede aretina in occasione dell'incontro che ha deciso le sorti delle facoltà
sanitarie. Questa mobilitazione continuerà anche nei prossimi giorni con un
obiettivo ben preciso: attivare per il corso di Anatomia le lezioni di
teledidattica evitando agli studenti inutili e dispendiosi viaggi verso Siena.
«Gli studenti non devono andare via da
Arezzo - affermano Giovanni Grasso e Jacopo Barra in rappresentanza del
corpo studentesco. - Abbiamo ottenuto una
vittoria a metà che non ci soddisfa pienamente, ma intanto ringraziamo chi in
sede istituzionale ha sostenuto la causa dell'università aretina impegnandosi
per salvare facoltà importanti come quelle sanitarie. Ora continueremo a
muoverci con altre iniziative per ottenere il pieno mantenimento ad Arezzo dei
corsi e delle lezioni».
Arezzo, mercoledì 2 luglio 2014
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