AREZZO
– Tra visioni e vedute, alla
scoperta di Arezzo dalla prospettiva di Piero Comanducci. A quasi tre anni
dalla scomparsa, il Lions Club Arezzo Mecenate vuole valorizzare l’opera di una
delle personalità più conosciute e più apprezzate del territorio aretino con un
pomeriggio che troverà il proprio apice nella visione di alcuni degli ultimi suoi
filmati dedicati alla città. L’appuntamento, organizzato con il contributo
della famiglia e aperto alla partecipazione dell’intera cittadinanza, è in
programma alle 16.30 di domenica 15 aprile presso l’hotel Continentale di piazza
Guido Monaco di cui Comanducci era il titolare.
“Arezzo con gli occhi di Piero” è il titolo dell’iniziativa che permetterà di riscoprire la sua passione per la storia e per la cultura del territorio dove viveva: l’attività da albergatore, infatti, fu affiancata da un’eccezionale bravura nell’utilizzo della telecamera con cui si impegnò a valorizzare gli angoli più nascosti della città e a raccontarne i principali avvenimenti, dalla Giostra del Saracino alle gare automobilistiche.
Alcuni di questi filmati saranno proiettati proprio nel corso dell’iniziativa all’hotel Continentale che verrà arricchita anche dagli aneddoti e dalle testimonianze del suo amico Pier Luigi Rossi, primo rettore della Fraternita dei Laici, secondo vicegovernatore del distretto 108LA Toscana dei Lions e tra i fondatori nel 1995 del Lions Club Arezzo Mecenate di cui Comanducci è stato socio. «Piero è stato tra i primi a capire il valore della telecamera come strumento per raccontare e per promuovere un territorio - spiega Paolo Lupo, presidente del Lions Club Arezzo Mecenate, - raccontando con un occhio attento la bellezza e la ricchezza di Arezzo e delle sue vallate. Nei suoi filmati si percepisce l’amore e la passione verso una città a cui ha dedicato tutta la sua vita, dunque si tratta di un patrimonio storico di grande valore che, insieme alla famiglia, abbiamo deciso di valorizzare e di condividere con i nostri concittadini».
“Arezzo con gli occhi di Piero” è il titolo dell’iniziativa che permetterà di riscoprire la sua passione per la storia e per la cultura del territorio dove viveva: l’attività da albergatore, infatti, fu affiancata da un’eccezionale bravura nell’utilizzo della telecamera con cui si impegnò a valorizzare gli angoli più nascosti della città e a raccontarne i principali avvenimenti, dalla Giostra del Saracino alle gare automobilistiche.
Alcuni di questi filmati saranno proiettati proprio nel corso dell’iniziativa all’hotel Continentale che verrà arricchita anche dagli aneddoti e dalle testimonianze del suo amico Pier Luigi Rossi, primo rettore della Fraternita dei Laici, secondo vicegovernatore del distretto 108LA Toscana dei Lions e tra i fondatori nel 1995 del Lions Club Arezzo Mecenate di cui Comanducci è stato socio. «Piero è stato tra i primi a capire il valore della telecamera come strumento per raccontare e per promuovere un territorio - spiega Paolo Lupo, presidente del Lions Club Arezzo Mecenate, - raccontando con un occhio attento la bellezza e la ricchezza di Arezzo e delle sue vallate. Nei suoi filmati si percepisce l’amore e la passione verso una città a cui ha dedicato tutta la sua vita, dunque si tratta di un patrimonio storico di grande valore che, insieme alla famiglia, abbiamo deciso di valorizzare e di condividere con i nostri concittadini».
Arezzo,
venerdì 13 aprile 2018
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