AREZZO – Il
mercato del lavoro della provincia di Arezzo è sempre più in difficoltà. Questa
considerazione emerge dalla lettura dei dati presentati dall'assessore
provinciale al lavoro Carla Borghesi e contenuti nel rapporto dell'Osservatorio
del Mercato del Lavoro: il calo dell'occupazione e l'esponenziale aumento della
disoccupazione sono due dati allarmanti per il futuro economico e sociale del
territorio aretino.
Alla luce di tutto questo, Giuseppe Matteucci, coordinatore
provinciale di Futuro e Libertà, sostiene la necessità di un deciso intervento
da parte di tutte le istituzioni per arginare il problema promuovendo corsi di
formazione efficaci volti alla creazione di manodopera per i settori dove c'è
maggior bisogno. Solo un'attenta analisi del mercato del lavoro potrà permettere
di arginare l'aumento della disoccupazione e di sperare in un rilancio
dell'economia.
«Purtroppo le istituzioni
continuano ad investire poco sulle analisi del mercato del lavoro, sulla formazione
e sulla crescita - spiega Matteucci. - I
dati presentati dall'assessore Borghesi sono preoccupanti perché indicano un
esponenziale aumento di gente in cerca di lavoro, di disoccupati e di
cassaintegrati: in una situazione del genere tutti gli sforzi dell'intera
amministrazione pubblica, dal governo al più piccolo dei comuni, dovrebbero volgere
verso il lavoro, il sociale e i giovani. È vero che la Provincia ha promosso
molti corsi di formazione e tirocini, ma sarei curioso di sapere in quanti tra
coloro che li hanno frequentati hanno effettivamente trovato un lavoro. Il
problema è che tali corsi vengono spesso organizzati senza conoscere la reale
situazione del mercato del lavoro, investendo denaro pubblico per settori in
cui probabilmente non c'è richiesta di manodopera. Se riteniamo che la priorità
sia di mettere in contatto chi cerca il lavoro e chi lo offre, le istituzioni
dovrebbero creare una rete di rapporti con le varie aziende del territorio e
promuovere corsi di formazione mirati per le professioni dove c'è maggior
bisogno. Dal momento che una vera e propria analisi del mercato del lavoro non
è mai stata fatta, non possiamo sapere quali sono le professionalità e i
settori dove c'è bisogno e dunque assistiamo ad uno spreco di finanziamenti per
mestieri in cui il mercato è già saturo. Per creare posti di lavoro e per far
ritrovare la fiducia nelle persone è necessario che la Provincia e gli altri
enti permettano alla domanda di incontrare l'offerta e che, di conseguenza,
avviino corsi di formazione mirati per professioni che possano assicurare una
futura occupazione».
Arezzo, Domenica 10 Giugno 2012
Uffici Stampa EGV
Dr. Marco Cavini
333/45.35.056
ufficistampa.egv@gmail.com
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