PRATO –
I capi scout toscani raccolgono i frutti della Route Nazionale. Nel corso
dell'estate 30.000 rover e scolte tra i 16 e i 21 anni dell'Agesci hanno
lavorato a San Rossore per scrivere la Carta del Coraggio, un documento che
riflette la loro visione del mondo e che promette un forte impegno a farsi
protagonisti del loro tempo. Lo scautismo toscano è ora pronto a mantenere viva
questa entusiasmante esperienza e a confrontarsi con la stessa Carta del
Coraggio: l'occasione sarà fornita dall'Indaba 2014, l'evento che sabato 8 e domenica
9 novembre tingerà Prato con l'azzurro delle camicie di oltre trecento capi dei
centodue gruppi della regione.
"One
Way, back to the future: il futuro è domani" è il titolo di un'Indaba in
cui gli assoluti protagonisti saranno i rover e le scolte che, per la prima
volta, sono stati invitati ad un appuntamento finora riservato ai soli capi.
Questa scelta si colloca in scia allo stile che ha caratterizzato la Route
Nazionale e che ha responsabilizzato i ragazzi che, a Prato, spiegheranno ai
loro stessi capi i contenuti e i temi trattati nella Carta del Coraggio. Il
documento sarà scoperto e analizzato in ogni sua parte con l'obiettivo di
stimolare una positiva riflessione che possa portare a nuovi percorsi e a proiettare
lo scautismo toscano verso il futuro. «I
capi scopriranno la Carta del Coraggio, dalla sua costruzione al contenuto
- spiegano i responsabili regionali Lorenzo Croci e Caterina Macii. - Avranno come maestri gli stessi rover e
scolte che hanno scritto il documento, permettendo loro di interrogarsi e di
diventare le persone giuste per accompagnarli tra gli impegni assunti nella
Carta del Coraggio».
Ad arricchire
l'Indaba sarà la presenza della presidente del comitato nazionale dell'Agesci Marilina
Laforgia che aiuterà a fare sintesi e a evidenziare le strade per far emergere
il protagonismo dei ragazzi e per rinnovare la relazione educativa all'indomani
della Route Nazionale. L'evento si aprirà alle 15.30 con un momento plenario
presso la Camera di Commercio di Prato a cui sono attesi anche i saluti del
sindaco Matteo Biffoni e del vescovo mons. Franco Agostinelli, poi capi e
ragazzi entreranno nel vivo dei lavori dividendosi tra le sedi di Comune,
Provincia e oratorio Sant'Anna. Alle 19.30 del sabato è invece in programma la
Santa Messa presso San Francesco concelebrata da Don Alessandro Bigalli e da
Don Maurizio Corradini. «Il confronto che
si creerà all'Indaba - aggiungono i responsabili regionali, - permetterà a capi e ragazzi di continuare a
camminare in parallelo, ognuno con il proprio ruolo e compito, per tornare alle
rispettive realtà consapevoli di vivere un comune percorso e desiderosi di voler
essere coraggiosi protagonisti del cambiamento da realizzare nei singoli
territori».
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