PRATO –
I capi scout toscani raccolgono i frutti della Route Nazionale. Nel corso
dell'estate 30.000 rover e scolte tra i 16 e i 21 anni dell'Agesci hanno
lavorato a San Rossore per scrivere la Carta del Coraggio, un documento che
riflette la loro visione del mondo e che promette un forte impegno a farsi
protagonisti del loro tempo. Lo scautismo toscano è ora pronto a mantenere viva
questa entusiasmante esperienza e a confrontarsi con la stessa Carta del
Coraggio: l'occasione sarà fornita dall'Indaba 2014, l'evento che sabato 8 e domenica
9 novembre tingerà Prato con l'azzurro delle camicie di oltre trecento capi dei
centodue gruppi della regione.
Ad arricchire
l'Indaba sarà la presenza della presidente del comitato nazionale dell'Agesci Marilina
Laforgia che aiuterà a fare sintesi e a evidenziare le strade per far emergere
il protagonismo dei ragazzi e per rinnovare la relazione educativa all'indomani
della Route Nazionale. L'evento si aprirà alle 15.30 con un momento plenario
presso la Camera di Commercio di Prato a cui sono attesi anche i saluti del
sindaco Matteo Biffoni e del vescovo mons. Franco Agostinelli, poi capi e
ragazzi entreranno nel vivo dei lavori dividendosi tra le sedi di Comune,
Provincia e oratorio Sant'Anna. Alle 19.30 del sabato è invece in programma la
Santa Messa presso San Francesco concelebrata da Don Alessandro Bigalli e da
Don Maurizio Corradini. «Il confronto che
si creerà all'Indaba - aggiungono i responsabili regionali, - permetterà a capi e ragazzi di continuare a
camminare in parallelo, ognuno con il proprio ruolo e compito, per tornare alle
rispettive realtà consapevoli di vivere un comune percorso e desiderosi di voler
essere coraggiosi protagonisti del cambiamento da realizzare nei singoli
territori».
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