AREZZO
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Un tavolo tecnico per evitare che i tagli alle aziende ospedaliere toscane
conducano ad un ulteriore impoverimento della sanità aretina. A richiederlo
sono i Popolari per Arezzo che, di fronte alla prospettiva di ridurre da sedici
a tre le Asl regionali, chiedono a tutte le istituzioni coinvolte di attivare
un confronto con la regione Toscana per indirizzare questa riforma non verso
tagli lineari alle singole realtà locali, ma verso un'effettiva
razionalizzazione delle risorse attraverso l'eliminazione degli sprechi. «Condividiamo l'obiettivo di diminuire le
spese - spiega Giovanni Grasso, vicepresidente dei Popolari per Arezzo, - ma dobbiamo evitare che a subire i tagli
siano realtà come Arezzo che andrebbero a pagare la mancanza di un polo universitario.
La razionalizzazione delle risorse deve puntare ad una maggior efficienza della
sanità, senza limitarsi a meri tagli a discapito dell'assistenza ospedaliera e
territoriale che scaricherebbero sulle famiglie l'onere di migrare verso altre
realtà per ricevere le cure di cui hanno bisogno».
Il tavolo tecnico
richiesto dai Popolari per Arezzo deve dunque mettere in evidenza le voci in
cui poter razionalizzare le spese, concentrandosi sugli sprechi nei singoli
servizi e nelle gestioni amministrative soprattutto dei piccoli ospedali.
In
seconda battuta deve valorizzare l'autonomia dell'ospedale San Donato come
punto di riferimento a livello provinciale, mettendone in luce le eccellenze e
i punti di forza. In particolare, Arezzo potrebbe puntare a diventare il cuore
della chirurgia robotica dell'area sud-est della Toscana, investendo in corsi
di formazione di alto livello e acquisendo anche gli strumenti inutilizzati presenti
a Siena. L'impegno del Calcit e dell'intera comunità cittadina hanno permesso
al San Donato di poter fare affidamento su specialisti e strutture di robotica di
assoluto livello, dunque è di prioritaria importanza la tutela e lo sviluppo di
questo patrimonio. Inoltre Arezzo potrebbe diventare la città dove sperimentare
il "Numero Unico 112", un servizio già attivo in alcune realtà in
Italia e in Europa che integra le chiamate di ordine pubblico, sicurezza ed
emergenza sanitaria. Questo servizio permetterebbe un'immediata localizzazione
della richiesta d'aiuto, consentendo a tutte le forze collegate di aumentare la
propria efficacia di intervento con minori costi e con un minor tempo di
risposta operativa. «Potremmo diventare
la realtà dove tentare sinergie tra forze dell'ordine, vigili del fuoco e Asl
- aggiunge Riccardo Batistini dei Popolari per Arezzo. - Questa rappresenta solo una delle tante soluzioni possibili da proporre
in occasione del tavolo tecnico per raggiungere una concreta razionalizzazione
delle spese».
Arezzo, mercoledì 12 novembre 2014
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