AREZZO
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Da Arezzo, 10.000 euro per sviluppare la cultura e l'istruzione in Niger. La
donazione è frutto della Fondazione Angelo Gori, una onlus che ormai da molti
anni è impegnata nella promozione di iniziative di beneficenza per sostenere la
crescita di uno degli stati più poveri del mondo. La fondazione è nata
all'interno di Graziella Group e promuove numerosi interventi umanitari grazie
al contributo e alla sensibilità di tutte le aziende della stessa holding
aretina fondata da Graziella Buoncompagni, madre di quell'Angelo Gori a cui è
stata intitolata la onlus dopo la prematura scomparsa nel 2000. La fondazione
ha orientato verso il Niger il proprio impegno con l'obiettivo di aiutare un
Paese che si colloca al secondo posto nella graduatoria mondiale della
mortalità e al penultimo in quella dello sviluppo umano, con oltre la metà
della popolazione analfabeta e in uno stato di estrema povertà. Queste
iniziative umanitarie sono rinforzate e rese concrete dalla collaborazione con
don Domenico Arioli e don Davide Scalmanini, due parroci missionari che si
impegnano quotidianamente a contatto con bambini e ragazzi nigerini.
«Il nostro intervento in Niger - spiega
Maria Rosa Gori, presidente della Fondazione Angelo Gori, - è rivolto soprattutto allo sviluppo
dell'istruzione e della scolarizzazione tra i giovani di Dosso, un'importante
comune rurale con oltre 60.000 abitanti. La crescita culturale è l'unica
possibilità per assicurare un futuro a queste popolazioni, dunque questo è
l'obiettivo che vogliamo perseguire con le nostre donazioni».
Negli anni
passati l'impegno della Fondazione Angelo Gori aveva garantito l'inaugurazione
di una biblioteca a Dosso, dunque i 10.000 euro raccolti nel corso del 2014
serviranno per sviluppare alcuni progetti legati a questa stessa struttura.
Oltre al sostegno ad una scuola di taglio e cucito, la maggior parte della
donazione sarà destinata alla crescita di una scuola di legatoria interna alla
biblioteca, con un laboratorio artigianale creato per la riparazione di libri
usati e per la produzione di nuovi libri in cui dare lavoro ad alcuni giovani
nigerini. «I libri sono l'unica forma di
cultura a cui appoggiarsi per combattere l'analfabetismo - conclude Gori. -
Siamo orgogliosi di aver portato il
nostro contributo per queste due scuole: gli stessi missionari con cui
collaboriamo hanno confermato come lo studio possa cambiare la vita di bambini
e ragazzi nigerini, accrescendo la loro cultura e garantendo loro una futura
occupazione».
Arezzo, martedì 4 novembre 2014
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