AREZZO – I Popolari per Arezzo
rompono gli indugi e annunciano che alle prossime amministrative presenteranno
una loro lista autonoma. La decisione è nata dopo una serie di incontri e di
riflessioni che hanno coinvolto tutti i soci e i tesserati dell'associazione
politico-culturale, unanimi nel voler dar seguito anche nelle prossime elezioni
al lavoro portato avanti in consiglio comunale dal capogruppo Luigi Scatizzi.
Questo lavoro si è concretizzato negli ultimi anni nella presentazione di circa
260 interrogazioni su ogni tematica della vita cittadina e di numerosi atti di
indirizzo tutti approvati. La lista dei Popolari per Arezzo, in via di
definizione, proporrà alla cittadinanza una rosa di candidati uniti da una
comune tradizione culturale e valoriale, ispirata al popolarismo democratico di
origine cattolica, europeista e riformista. Uno dei punti di forza sarà la
giovane età dei candidati, con un desiderio di rinnovare gli schemi della
politica aretina espresso dallo stesso gruppo dirigente dell'associazione
formato prevalentemente dall'entusiasmo e dalla freschezza di ragazzi con meno
di 30 anni.
«Come Popolari per Arezzo
- spiega Andrea Gallorini, presidente dell'associazione, - daremo vita ad una lista capace di rappresentare le esigenze degli
aretini, composta da persone che amano il proprio territorio e che vogliono
impegnarsi in consiglio comunale portando una chiara forza di rinnovamento
politico e amministrativo. Saremo aperti all'adesione e al contributo di coloro
che si riconoscono nei valori del popolarismo e del cattolicesimo democratico,
proponendoci come strumento di aggregazione e di integrazione per rispondere ai
bisogni della città e dei cittadini».
Ad aver
ulteriormente rinforzato questa scelta sono stati una serie di appuntamenti
sull'intero territorio comunale, dal centro cittadino alle frazioni, che hanno
permesso ai Popolari per Arezzo di incontrare migliaia di persone e di
recepirne bisogni, esigenze e aspettative che saranno ora integrati nel loro
programma politico. In questo senso sarà rivolta un'attenzione particolare
verso i temi del sociale e dell'economia, con proposte di sostegno per le
famiglie e per le piccole-medie imprese che da sempre sono la linfa della
città. «Non saremo un centro moderato
- aggiunge il vicepresidente Giovanni Grassi, - ma un centro riformatore e popolare che, con forza e passione, vuole
riportare il Comune ad essere più vicino alla gente. Negli ultimi anni tante
promesse sono state disattese in ambito sociale e economico, creando
malcontento e delusione: il nostro obiettivo è di invertire questa tendenza
avviando un processo democratico che parta dal basso e che permetta ai singoli
cittadini di diventare parte attiva della vita politica e della soluzione dei
problemi della città».
Arezzo, giovedì 6 novembre 2014
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